1a MOTOCAVALCATA del Moto Club Iglesias (CA), 13 novembre 2004

Iglesias-Masua-Iglesias



l'arrivo a Iglesias con le moto sui carrelli


Andrea e Alessandro in vestizione, uao!!! :-)



Giampaolo il "Presidente" ................................................. Bruno e Sergio, che si trastullano con giochi innocenti:-))


Il momento dell'iscrizione in piazza Sella.



Lo striscione del Motoclub Iglesias ................................................. In attesa della partenza




Soste lungo il percorso



Un pezzo del tracciato





Gran bei panorami




Dopo il diluvio, con le moto caricate sui carrelli pronti per l'ultimas fatica...:-)




L'Abbuffata...:-))





Il gran finale con l'applauso all' Organizzazione dell'evento.





Report in ordine cronologico

Report di Bruno Silvestri
Con la pioggia, la neve o il vento il Polveroso è sempre contento!
(Report Motodispersione Iglesias 13 novembre 2005)
di BrunoXT.
Sì, contentissimo ma… Zuppo fino al midollo! Hai la mia cervicale…
L'usuale "Benedizione" del fine settimana (a protezione dell'ardito Polveroso) si è trasformata in "Maledizione" del Nonno! Scherzo Danix! :-))))
J Ma procediamo con ordine:
alba del 13 novembre A.D. ore 06,00 suona la sveglia e mi precipito giù dal letto (dove ho soggiornato per sole quattro ore poiché per via di un compleanno il sabato sera ho fatto le due).
Ad occhi chiusi e senza far rumore per non svegliare la consorte mi sono vestito e avviata la moto mi sono recato a Pirri da AleOink per caricare le moto sul carrello e partire alla volta d'Iglesias.
Alle 7 come d'accordo arrivo a casa di Alessandro e ci diamo subito da fare per l'operazione carrello.
C'è voluta un'ora! Il garage sotterraneo di Ale ha una rampa molto inclinata e una curva a 90° per uscire sulla strada e questo rende necessario l'uso di un verricello per tirare su o giù il carrello.
Insomma unu "Treulu". Tutto bene, saltiamo in macchina e via, rifornimento, cappuccino e Iglesias arriviamo!
All'altezza del bivio di Elmas, sulla SS.130, bussano al finestrino e… mi appare il viso assonnato del Presidente! Giampaolo, Sergio e Andrea adeguatamente carrellati sono in lizza!
Arriviamo ad Iglesias e parcheggiamo davanti al vecchio stadio, destinato alle operazioni di carico e scarico moto. Il tempo è molto incerto, già di notte alle due quando stavo per addormentarmi sentivo i primi forti tuoni e gli scrosci d'acqua.
Vestiti di tutto punto avviamo le moto e ci rechiamo lì dietro in Piazza Sella per il raduno e l'iscrizione alla "Motodispersione" (Più tardi opportunamente ribattezzata Motoalluvione).
Un bello spettacolo si para dinanzi ai nostri occhi, una marea di moto e di coloratissimi centauri.
Oltre 90 iscritti di cui circa 80 partecipanti effettivi.
Espletate le formalità ci dividiamo in due gruppi, Hard e Soft.
Giampaolo, Sergio e Andrea Hard e Alessandro ed io Soft. (Ci saremmo comunque più volte ritrovati lungo il percorso).
Brum, brum! Fuori i secondi e via, si parte!
Il tempo regge, coperto e a tratti soleggiato. Gli Hardisti fanno subito conoscenza con un paio di belle salite in pietraia, noi Softisti allunghiamo di poco il percorso su tratti meno duri ma sempre impegnativi.
Primo raggruppamento in uno spiazzo sotto ad un grande leccio, qui piove, non molto ma piove e la polvere diventa fango, il fango schizza e comincia ad imbrattare tutto (compreso il boccaglio del Camelbak), succhio un po' di terra e un po' d'acqua.
Aspettiamo un drappello di Hardisti che ritarda.
Arriva Giampaolo, ma Sergio e Andrea? Boh, li ho lasciati che faticavano un po' alla seconda salitona. Passano i minuti, molti. Vedo con piacere che oltre agli induristi seri con moto serie ci sono anche quelli come me. Un collega con un XT verde e viola (1989), uno con un Tteddu (per la gioia dello Zio).
In assoluto però il mio XT è la partecipante più anziana. (1986) tra pochi mesi compie 20 anni e a tale proposito festeggeremo il suo compleanno da qualche parte a Monte Paulis.
Con mal celato orgoglio non nascondo che mi ha fatto molto piacere ricevere i complimenti di Nicola "Kesta" per com'è tenuta la mia "Vecchina"!
Beh, dov'ero? Ah, sì, arrivano finalmente anche Sergio e Andrea, si riparte.
Bellissimo percorso, tra boschetti, zone aride, un bellissimo Canyon in zona ex-mineraria, scorci da favola sul mare in zona Masua.
Tanti cacciatori, troppi cacciatori, in zona di bosco ad ogni curva un cacciatore appostato. Uno rischia pure di essere "Prenciato" da un centauro che gli fa la barba a 1 cm.!
Stava dietro un cespuglione di lentisco, in curva, il centauro che mi precede stringe la curva e mezzo braccio sparisce nel cespuglio… Incredibile come non gli sia rimasto appeso il fucile del cacciatore!
Per un buon quarto d'ora ho seriamente temuto che ci sparassero!
Capirai 80 moto che passano sui piedi!
Siamo partiti verso le 9,30 e alle 11,00 siamo a circa metà percorso.
Lungo la discesa del Canyon il Tteddu buca l'anteriore… Mi si avvicina e mi chiede se ho una bomboletta di Fast, me la vuole pagare… Rispondo che sì, ce l'ho ma non posso dargliela, non è una questione di vile pecunia ma di mera sopravvivenza.
Lo conforto un po' e attendiamo che arrivi uno dell'organizzazione che provvede a fornirgli l'agognata bomboletta.
Si riparte. Un tratto di asfalto per raggiungere un'altra mula bella e impegnativa.
Il centauro che mi precede ha un bel KTM nuovo di zecca ma… noto che la ruota posteriore gli barella da matti!
Lo affianco e gli segnalo l'inconveniente, mi risponde che se n'è già accorto e va piano apposta.
La catena pareva dovesse saltar via ad ogni giro di ruota.
Non so come ma so per certo che è rientrato alla base.
Finisce l'asfalto e attacchiamo la mula, subito una bella salitina sassosa al punto giusto, tra un sobbalzo e l'altro raggiungo la cima e proseguo, il sentiero si fa sempre più stretto…
Non vedo più AleOink che era dietro a me.
Vista mozzafiato! Veduta fantastica sul mare un po' prima di Masua. Che spettacolo!
Il cielo però lì davanti, sul mare, è plumbeo… Si vedono molti fulmini saettare qua e la.
Tuoni.
La "Maledizione" del Nonno incombe.
Guardo giù e scorgo il sentiero, sentiero?
"Minchia" un brividello mi percorre la schiena e mi chiedo se non sono finito sul percorso Hard.
Un sentiero largo 50 cm. che scende verso la costa, sempre con lo strapiombo accanto!
Vedo un gruppetto di sei o sette moto almeno 100 m. più giu, mi faccio coraggio e vado.
Bella pendenza, le braccia cominciano a farmi giacomo-giacomo e decido che in prima fatico troppo, butto in seconda e cerco di lasciare che la moto scivoli via il più fluida possibile.
Un occhio sempre allo strapiombo!
A metà discesa mi fermo a riposare e fare un paio di foto.
Scorgo finalmente Alessandro che imbocca un tornante, rallenta e scende dalla moto, finisce il tornante passeggiando accanto alla sua giallona. (Mi dirà più tardi che ha dovuto sudare parecchio alla salita ed era un po' in debito d'ossigeno).
Comunque tutto bene, è anche seguito da uno dell'organizzazione.
Ergo, visto che il compagno non è solo, decido di farmi coraggio e continuo la mia discesa. Gulp!
Sempre più stretta e sempre più in pendenza!
Fatica fatica arrivo quasi alla fine e trovo un tappo causato dai sei o sette motociclisti di prima.
Qualcuno è "Arrombulato" per fortuna non c'è più lo strapiombo, solo un canalone altezza ginocchia con curva in uscita a 90° e masso rompi carter!
Scendono tutti, uno dell'organizzazione mi dice attento li giù perchè l'uscita è molto brutta.
Ma no, che dici?
Mi era sembrato giust'appunto! Argh!
Metto in preventivo la prima caduta della giornata, analizzo scrupolosamente le probabilità di restare in sella (a mala pena 15-20%).
Insomma spero solo di non fare la bua alla "Vecchina" e… vado!
Botta di c…! Passo da Rè! Eh Vai!
Zio! Se ci fossi stato avrei visto il tuo sguardo illuminarsi fiero per il risultato che ha sortito l'addestramento impartito al nipotino. Ueh!
Gloria ed onore al vecchio ultra 46enne! Ed alla 20enne XT!
(Qui un WR credo, ha spaccato il carter…)
Raggiungo il drappello nel boschettino e… uno un po' stanco casca come un sacco di patate da quasi fermo.
Mi guardano come ammaliati.
Tipo ma questo come cappero ha fatto a venire giù bello e pimpante?
Eh… segreto degli "Overforty", altro che pischellini 20enni con le K 450!
Lampi, tuoni, fulmini e saette!
Via da sotto gli alberi e di corsa, un paio di fulmini cadono proprio vicini, i "Crak" iniziali dei tuoni sono proprio in verticale sul mio casco, gambe!
"La Maledizione del Nonno si scatena senza riserve" Acqua a catinelle!
Sparato raggiungo un posto di raggruppamento e chiedo: "Mi perdo se proseguo?" No, vai tranquillo, tra un paio di Km. Sei sul mare, trovi l'asfalto e c'è il furgone dell'assistenza.
AleOink è in buone mani con l'accompagnatore e io comincio ad inzupparmi, riparto.
Non vedo un fico secco!
Rischio di alliscinare un paio di volte e decido che è meglio prendere un po' più d'acqua piuttosto che finire gambe all'aria e infangato a dovere, rallento il passo.
Arrivo al furgone, hanno gli ombrelli! Che bello!
Li sotto fumo una sigaretta, bevo un po' e aspetto che arrivi Alessandro.
Arriva e decide che si è: "Rotto i ……."
L'organizzazione decide che vista l'acqua che fa non è il caso di seguire il tracciato originale e quindi prevede di tagliare per sterrate veloci per il rientro alla base.
Con Ale in testa arriviamo a Masua, mi rifugio sotto la pensilina di un Bar dove i cacciatori ci guardano perplessi (ma cuscus sciprus itta ci fainti …) .
Fatto il punto si riparte, arriviamo alla sterrata per il rientro ma Ale ed io che eravamo troppo avanti rispetto al drappello perdiamo l'uscita e proseguiamo a nostre spese su asfalto.
Per fortuna nessuna caduta.
Solo freddo e acqua! Acqua e freddo! E Ancora!
Sento che filtra l'acqua negli stivali, scende lungo i pantaloni e riempie sempre di più gli stivali…
Quella che filtra dal collo finisce giù lungo la schiena fino alle mutande! (Gioielli di famiglia a guazzetto!)
Comunque sia, zuppi e fradici (letteralmente da strizzare) arriviamo ad Iglesias e così acconci ci diamo subito da fare per sistemare i "Ferri" sul carrello.
Poi m'infilo sotto alla pensilina d'ingresso del vecchio stadio (facendo attenzione a non mettere i piedi sulla pipì fatta da qualcuno) e improvviso uno spogliarello.
Asciugamanino e calze di ricambio mi attendono è giù un conforto.
Però, stupido che sono (ho ragionato in termini di moto e non di macchina) non ho portato pantaloni di ricambio ne maglietta che avrei potuto lasciare nella macchina di Ale. Pazienza.
Arrivano altri motociclisti, uno imbocca una curva con troppa foga e schizza via sull'acqua come una trottola!
Fortuna sua che gli automobilisti di passaggio, vista la concentrazione di centauri, stavano accorti e non l'hanno trasformato in sogliola.
Poi arrivano gli altri Polverosi, Polverosi?
No, ci vorrebbe un sinonimo appropriato, ma quale? Umidosi? Acquosi? Alluvionati?
Sergio, Giampaolo e Andrea anche loro zuppi si affrettano a ricarrellare le moto.
Benedetto Sergio! Amico Fraterno (seppure Caghinu) mi ha salvato prestandomi un paio di scarpe asciutte!
Tutti al ristorante.
Ore 14 e poco eccoci tutti lì pronti a lavorare di mandibole, un'orda di 80 lupi famelici più parenti ed amici.
Verso le 14,30 arrivano finalmente gli antipasti e plachiamo i morsi di fame.
Molti, e tra questi il sottoscritto, fanno tappa prolungata in bagno ma non tanto per la pipì quanto per tentare di asciugarsi sotto al phon asciugamani.
Chi si toglie maglietta, felpa e maglia polverosa (alias BrunoXT), chi usa la carta igienica per tamponare l'acqua sulle spalle, negli scarponi ecc.
Insomma, mangiamo, scherziamo, stiamo bene e al calduccio nonostante fradici.
Conosco finalmente Pqs74 Robi Poli, simpaticissimo!

N.B. L'unico Polveroso a tenere alta l'insegna della specie è stato il sottoscritto, unico indossatore della Maglia Polverosa.

Dopo pranzo, fattesi le 17,00, Ale ed io siamo rientrati. Saluti a tutti, baci abbracci ecc.
Grazie Ale! Sei stato un magnifico anfitrione.
Ciao, BrunoXT


Report di Robi Poli:
Denominazione=Motodispersione !!!!
Non poteva essere altrimenti visto tutta la gente che si è motodispersa !!! :-))
Ore 5:30 ,suona la sveglia, bevo il mio tè e parto a pigliare il Gianky.
E' già incazzato di prima mattina, lo hanno chiamato gli altri per dirgli che sono sotto casa di Alberto Cg ,sentono le sveglie suonare (3-4) bussano alla porta, suonano con i clacson delle auto e finalmente si sveglia , meno male, avevano già pensato a far detonare un bombola di acetilene fuori dall'officina !
Li aspettiamo alla Tanca per poi partire per Guspini dove ci aspetta Paco.
A Guspini sistematina alle moto sul Furgone dell'Anas con 4 moto e poi via per Iglesias, il tempo non promette niente di buono, lampi, fulmini e saette si intravedano proprio nella zona di nostro interesse :-(((
Arriviamo ad Iglesias alle 8:00 precise ,parcheggiamo per bene e come scendiamo a sgranchirci le gambe vediamo un scivolata in diretta di un K125, sicuramente il tipo doveva testare i paramani e le plastiche, pitticcu su zacchidu a terra !
Manca tanto alla partenza, stanno sistemando il gazebo, facciamo colazione e iniziamo la preparazione, incontro Mario (dovrò ringraziarlo a vita), poi Nicola, Giorgio Enne, Sergio e Giampi , i 2 compari ;-))))
Nicola mi indica Bruno , mi avvicino e mi presento, già sesi pittiu Bruno ! :-)
So che c'è Moccimiliano che mi ha chiamato quando era in viaggio, cerco di individuare il Lazer cromo, ma solo più avanti quando lo incontro capisco che indossa un altro casco !
Il nostro gruppo è nei guai , c'è un ragazzo che è alla sua prima esperienza in enduro, ha comprato la moto sabato alle 10 e fino al giorno ha usato una Buell , in compenso ha preso la moto più semplice per fare enduro amatoriale , un CRF450E :-O , poi c'è Federico che ha un Xr650, la sua paura è che non gli si ingolfi in punti difficili (dopo capiterà).
Si parte con la decisione di fare tutti l'Hard tranne Sandro con il Crf, subito un tappo, io già mi preoccupo, invece niente di particolare, una piccola salita con canale e qualche sasso !
Asfalto e già una scopa incasinata che non conosce il sentiero da prendere, gli confermano che è più avanti ed ecco la mia prima figura di merda, parte Manolo e io subito attaccato al culo lo seguo la salita si fà sempre più ripida e mi trivella di pietre, mi fermo e mi pianto come un deficente.
Scendo al volo e spingo come un asino per far vedere che sono un professionista :-), come risalgo ho dei seri dubbi, il cuore batte troppo forte, ma non c'è da pensare troppo ,un altro tappo ecco una prima mulattierina niente male, ci passo bene, mi meraviglio di me stesso.
Più avanti altre moto ferme , c'è una scopa che aiuta a salire (ma non doveva essere una motocavalcata ? ) , la scopa mi fa il segno di andare , ma mentre salgo vedo Mario fermo , mi fermo a chiedergli cosa gli succede (dietro di me nessuno eh ) e mi dice che gli è uscita la catena ed è tutta intorno al mozzo , poi mi rassicura che lo stanno venendo a soccorrere.
Parto, ma manco 20 cm e mi pianto, Mario lascia la sua e mi dà una mano.
Un pò avanti trovo Sergio e Andrea (giusto?) , non gli parte il Wr.
Finalmente un ceckpoint , mi fermo da Giampi e subito ci chiediamo se siamo a una gara o una motocavalcata, io sto sudando come non mai, il cuore è a 1000 e ho l'asma.
C'era gente indemoniata a sta cavalcata, tutti di fretta a gas spalancato !
Aspettiamo Sergio e Andrea e vengo a sapere che Federico con l'Xr650 è dietro ancora con la moto ingolfata in mulattiera, ecco gli è capitato, deciderà più avanti di deviare per il soft.
Ripartiamo, il gruppo si allarga, seguiamo le tracce , troviamo delle scope e saliamo per un altro pezzo in salita , semplice, lì ci perdiamo , ci sono segni a destra e a sinistra, passiamo la vedetta, facciamo un giro strano, per terra tracce ,ma ritorniamo dove c'erano le scope, lì stanno caricando una moto che ha rotto il cater.
Per fare in fretta prendiamo un pezzo di soft.
Dopo arriva lo spettacolo, quel single trak in discesa con visuale sul mare, fulmini e temporale.
Lì rimango sconvolto, ho paura, vedo gente scivolare, gente che scende dalla moto e si fà aiutare a spostarla, ma dopo capisco che invece è un tratto semplice, non ho nessun problema, capisco anche che ancora una volta per la vergogna di dire "io faccio il soft" persone si inoltrano nell'Hard rischiando di farsi male e di compromettere la manifestazione.
Fine single trak , sterratone e vedo delle moto ferme, riconosco la sagoma di Giampi :-) ,dietro di loro un spettacolo della natura, il pan di zucchero (?) con un mare blu film di fantascienza accanto alla costa e un cielo grigio titanio con fulmini.
Loro stanno facendo delle foto, ci fermiamo anche noi , e ci facciamo delle foto tutti assieme, io , Giampi, Sergio, Andrea, Manolo, CazGros e Paco, non le vedrette mai perchè sono foto un pò forti, foto hard.
Giù c'è il gruppone, partiamo subito anche perchè a Giampi gli è venuta fame guardando il Pan di Zucchero e ha mezza idea di tuffarsi per andare a morderlo !!!
Lì giù finalmente trovo Moccimiliano, il mio goppaixeddu, signor Piccardi mi passa dell'acqua e in 2 secondi si scatena la bufera, acqua a manetta, dopo 9 secondi o le sfere a bagnomaria, sto in piedi per non inzupparle tutto in una volta.
Ritrovo Mario, gli hanno sistemato la catena , sono contento, aprono un cancello e si riparte e cosa dovevate vedere lì?
Gente che faceva quella salita a 150 km/h, sicuramente a fine salita c'era un CO !!! :-)))....
Da lì in poi io ho avuto gli incubi, toglievo i rimettevo gli occhiali, non vedevo con gli occhiali e avevo paura di prendere qualche ruera o sasso grosso, toglievo gli occhiali e mi facevano male gli occhi, un casino !
Ma ecco un altro bel tappo !!!
Non pare niente di difficilissimo, si vede la targa di una moto per terra, non capisco che moto sia , un tipo a fianco a me con un Husqvarna si stufa e parte, gli scivola il posteriore giù dal gradino e cade in mezzo a su modizzi, parte il compagno con un altra Husqvarna e gli cade sopra, secondo me volevano fare l'amore !
Un tipo con il Beta Alp parte e si pianta sul gradino , lo aiutano e sale a spinta .
ORA TOCCA A ME, su Roby coraggio , che ci vuole sali largo , punti il gradino colpo di gas, molli e lei sale !
Un cazzo! Appena metto le ruote su quella roccia scivola l'anteriore e mi fermo subito , torno indietro , 2 metri di rincorsa , come prende il gradino la moto si impenna e scivolo sul porta targa, un tipo mi prende le forcelle e tira la moto verso di lui , io con le braccia tipo Carletto il principe dei mostri non riesco più a tenere la frizione quindi lei sbalza avanti ancora impennata, il tipo tira di più e scende , schiaccio la frizione , mi guardo con il tipo e scoppiamo a ridere, di gusto anche !
NON SONO CADUTOOOOO !!!!
In compenso sento la schiena che mi frastima in tutte le lingue !!!
Il gruppo si è molto allargato e Mario inizia a accompagnarci , un bel pò di asfalto e eccoci di nuovo su un punto dove vediamo in difficoltà anche qualche manetta del regionale, una salita senza troppi sassi, ma molto scivolosa dovuta alla pioggia, è argilla !
Mario gira è prendiamo un percorso alternativo, saliti su, le prime moto arrivano dopo qualche decina di minuti, siamo fermi sotto l'acqua , il primo che arriva dice che c'è un casino ancora giù e quindi ci accompagna.
Non riesco però a capire come mai , siamo tra i primi e in piazza quando arriviamo non c'è un furgone o un carrello.
Ma è stato tagliato del tracciato ?
E' impossibile che tutti abbiano fatto quella salita (io non l'ho vista, mi è stata spiegata) e solo i primi e i più in gamba abbiamo avuto problemi !
Finalmente mi cambio ( per modo di dire), un paio di calze e una maglia asciutta, ahhhhhhhhh fantastico !!!
Finalmente si mangia, troviamo Sandro , gli chiedo come è stata la prima esperienza enduristica e per poco mi picchia, ma d'altronde anche chi ce lo ha portato ha avuto poco criterio !
Mi dispiace per Mario che non è potuto venire al pranzo, avrei voluto continuare a festeggiare anche con lui, un modo come un altro per ringraziarlo per la guida e la pazienza !
A pranzo oltre ad arrivare gli ultimi, ci facciamo riconoscere subito, come ci stiamo sedendo , ci spingiamo per scherzo , qualcuno cade sulla panca e Sandro senza volere strappa via la tenda, la signora dell'agriturismo con il sorriso sulle labbra ci guarda e si mette le mani nei capelli :-)))
Verso le 17, saluto gli amici , rinnovo gli inviti ai più intimi per il fettucciato e partiamo per il gran rientro trionfale, anche questa è fatta !!!! :-)
In viaggio sigarette umide e con fango rosso di Iglesias , pitticcu su sballu !!! :-))))))))
Non bastandoci ci siamo fatti anche una staffa ad Arborea al chioschetto, felici e ancora raccontando le avventure !!!
Alla prossima
Roby


report di Alessandro Caredda:
--- In polverosi-ichnusa@yahoogroups.com, "Gianluca Colomo" ha scritto:
> bene!benissimo!
> bellobello
> ma scusa,Aleoink dopo le mie lezioni di enduroschool non hai fatto il giro
> HARD???
> vergogna!bella figura mi fai fare!

Po caridadi... est giai meda chi seu arribbau!!!!
E poi, una volta decisamente piantato in qualche passaggio, che avrei dovuto fare, chiamarti? :-)

.\/..\/
((oo)) Oink!
Alessandro Caredda


Report di Sergio:
(riferito a Bruno...)
ehi.......unico rappresentante dei polverosi al "motodiluvio" dovevi chiedere il permesso di fare da portacolori del gruppo ,e nella maglia sarebbe meglio che ci scrivessi " REPORTER " .........
p.s. torrandi is buttinusu a domu ...ca seu scurzu !!!!!!!!!!!!

Ciao a tutti ,finalmente ora che ho letto i vostri magnifici report,mi sono reso conto di quello che abbiamo fatto domenica ,concordo sulla soddisfazione nonostante l'acqua ,ma , secondo me è stata una gara di enduro veramente hard vista la pioggia , il terreno fangoso , le pietre che spuntavano aguzze ,le salite con fango e roccie scivolosissssssime i sentieri in discesa dove non teneva niente e pericolosi nell'eventualità di una semplice perdita di equilibrio poiche non avresti poggiato il piede se non dopo 200 metri .......i canali di monte pauli fanno ridere a confronto....mi complimento con Bruno perchè nonostante tutto non si è tirato in dietro ,il ragazzo stà crescendo e mi sà che non melo leverò da "miezzo i palle "neanche stavolta .( ho dovuto smettere di sciare ,a proposito Bruno vai sulla moto come sugli sci : sempre seduto e alzati ogni tanto e falla sgommare vedrai ti amerà di più )
lo sai .........stò scherzando
CIAO HIGLANDER