"Pula" (Cagliari) e mulattiere varie.

Settembre 2005





Gianluca e Marco. ____________________________ Bruno, Daniele e Gianluca.


Daniele con l'uomo senza testa :-))) ___________________ Marco al discesone da panico :-))



Report

Report settembre 2005

Report di Daniele:
Mi sto chiedendo ancora "ma chi me l'ha fatto fare"...
si, perché dopo le due belle settimanine passate in giro per l'Italia facendo cose difficili da spiegare ma tutte molto faticose, forse non era il caso di aderire all'uscita proposta da Gianluca.
Che la mia testa fosse altrove se ne sono accorti subito i miei compagni di uscita, infatti dopo una ripartenza ad un distributore io ho messo il pilota automatico e non mi sono fermato nel luogo dell'appuntamento nonostante Bruno, come mi ha riferito successivamente, mi abbia segnalato la sua posizione (km 27) con vistose sbracciate :-)))
Ho proseguito lungo la ss195 (in testa avevo il km 39,7 ...), poi uno stradista mi ha superato facendomi la basetta... e voi sapete che cosa faccio io quando uno stradista mi fa la basetta??? morale della favola mi sono fermato al km 40, poi sono tornato indietro per cercare il luogo dell'appuntamento... trovati i compagni di uscita apprendo la notizia che la XR 600 di Alessandro Mura non e' in grado di proseguire e che stanno venendo a prenderlo in furgone.
Partiamo io, Gianlu e Marco verso il percorso hard, mentre Bruno "solo-soletto" prende la via del percorso soft.
Arriviamo ad una tagliafuoco, poi deviamo per una carrareccia con un attacco in salita abbastanza tecnico ed io la prendo troppo lenta e mi pianto a meta’... in questo preciso momento mi rendo conto che le gomme che ho (Metzeller MC5) non sono le gomme adatte per quel tipo di terreno... fermo in salita, completamente pinzato, torno indietro come se non avessi freni... in qualche modo riesco a girare la moto e a tornare indietro, poi prendo la rincorsa e passo con qualche difficolta’.
Il percorso prosegue con delle salite belle toste e con un fondo asciutto che dire sdrucciolevole e' dire poco... in pratica si tratta di arenaria e aggregati rocciosi vari in fase di sfaldamento.
In una salita bastarda mi scappa il posteriore dentro un canalone e cado... tiro su la moto ed a fatica riesco a spingerla verso la fine della salita... sono gia' mezzo scoppiato... altre salite bastarde, raggiungo Marco e Gianlu che mi stanno aspettando, ma mentre loro ripartono io vengo letteralmente risucchiato da un canalone... mi tento il canalone, non mi sembra difficilissimo a parte un dente finale, ma mentre lo sto percorrendo il posteriore sprofonda di mezzo metro... a questo punto ho la moto incastrata e quasi in verticale... mi tolgo il casco, non so come riesco a tirare fuori la moto e a riportarla indietro, sono scoppiato, dovrei fermarmi, invece rimetto il casco e provo nuovamente con le braccia che mi tremano... il canalone mi risucchia nuovamente... porto la moto nuovamente indietro, sono morto, nel mentre arriva Gianlu e mi porta la moto fuori dall'impiccio, confermandomi che quelle gomme in quel tipo di terreno non vanno bene... riprendo la moto ed a fatica riesco ad arrivare fino alla fine della salita... ma dopo la salita c'e' 1 km di tagliafuoco in discesa... Gianlu dice che ci sono solo 10 metri difficili... si scende, faccio fatica perche' sono stanco ma non e' difficile...
arriviamo alla fine, mancano gli ultimi 30 metri, quasi in verticale... Gianlu e Marco scendono, io preferisco farmela a piedi di fianco alla moto perche' non ho piu' braccia, ma cado lo stesso, 2 volte... sale Gianlu a darmi una mano d'aiuto... e' proprio un epilogo da cancellare... proseguiamo per qualche centinaio di metri ed arriviamo ad una caserma della forestale dove ci aspetta un Bruno molto annoiato che ci aspetta da non so quanto tempo circondato da decine di forestali... io ho il manubrio storto a causa di una torsione delle forcelle, percio' svito i bulloni della piastra e del mozzo... sto letteralmente grondando di sudore, ma alla fine riesco a raddrizzare il manubrio... mentre ripartiamo assisto ad uno show di Marco che, infogato dai forestali, prova a impennare nel piazzale, io parto molto preoccupato perche' la moto va male di carburazione, faccio qualche tornante cercando di tirare con la speranza di "spurgare" il carburatore... alla fine mi fermo, tolgo il coperchio filtro, frugo qualcosa nei pressi del carburatore, poi scopro di avere l'aria tirata... ma vaff... arrivano gli altri, mi accodo a Marco e tiriamo un po', finalmente il fondo diventa morbido e compatto tipo sottobosco, veramente godibile, inizio a rilassarmi...
segue seconda parte.
Seconda parte:
Si sale, si arriva a 860 metri circa, c'e' un bellissimo panorama, ma non ci fermiamo perche'... perche' nessuno ha voglia di fermarsi... scendiamo ancora, poi ci fermiamo in prossimita' di un ponte in fase di ricostruzione (rovinato dalle alluvioni primaverili) e ci separiamo da Bruno il quale prosegue per la sterrata, mentre noi, guidati da Gianlu, prendiamo una single-track in sottobosco.
Entriamo in una pineta, il fondo e' sabbioso e le asperita' del terreno sono costituite dalle radici dei pini, in certi punti ci sono delle voragini e noi siamo costretti a passare rasenti alla vegetazione per evitare di finirci dentro... d'incanto non sento piu' la fatica e sento che con quel fondo le mie gomme possono fare bene... davanti a me c'e' Gianlu, non sta tirando, ma ad un certo punto si pianta in un tornante, io prendo la curva tipo parabolica, passo avanti e do gas... peccato che la mula finisce poco dopo... in quel tipo di terreno le MC5 tengono veramente bene... sabbia, pietre, radici... l'adrenalina scorre... proseguiamo ancora per mulattiere, ma ormai il giro e' finito, puntiamo verso un bar di Pula dove ci facciamo una birra... a Gianlu, a mo' di battuta, gli dico: "dai, ora ce la rifacciamo al contrario"... vabbe', l'adrenalina mi stava imbrogliando, ma in cuor mio sentivo di potercela fare... cmq, alla fine della storia vi dico che quel giro lo rifarei anche domani, anche con le gomme che ho, se poi rimonto le mie amate Michelin... ragazzi, questo e' l'enduro: si cade e ci si rialza ;-)

ciao.
.danix.


Report di Bruno:
Wow! Emozione!
La moto appena ritirata il giorno prima da Visparelli, albero nuovo, catena di distribuzione nuova, fasce nuove e mia prima uscita nella zona di Pula.
Arrivo puntuale all'appuntamento in Piazza Matteotti (cancello FF.SS.) ore 15.00.
Attendo qualche minuto fumacchiando distrattamente una sigaretta e di lì a poco ecco che appare il "Nonno" al semaforo di Via Sassari.
Scatta il verde ed il nonno arriva, ci salutiamo e insieme aspettiamo l'arrivo degli altri.
Pochi minuti e arriva Alessandro Mura su XR600.
Qualche altro istante ed ecco comparire lo "Zio" che con scorrettissima manovra taglia Via Roma e svolta a sinistra verso la stazione...
Convenevoli, accensione e via!
Si viaggia ad una media di 80/100 direzione Pula, appuntamento fissato presso la pizzeria Il Pirata.
Sosta di rifornimento per Danix ed Alessandro al distributore di Villa San Pietro.
Io riparto per primo (sono quello che viaggia più lento).
Cinque minuti e sono in parcheggio nello spiazzo antistante Il Pirata, scendo dalla moto e vedo il Nonno che passa veloce, mi sbraccio da matti... Nulla, il Nonno prosegue verso Chia?
Dopo un po' arrivano Alessandro con lo Zio. E Danix?
Il Nonno non mi ha visto ed ha continuato... Si prova col telefonino, nulla. intanto arriva Gianluca (sono le 15,45), saluti, convenevoli e... Alessandro ha problemi con la moto, non parte, sembra ingolfata.
Lo Zio (che ha un orecchio in perfetta sintonia con i motori) dice:"Secondo me c'è un rumorino loffio"... Manco detto e dopo avere smontato la candela... Il triste risultato è che pare che il danno sia serio (candela martellata...) Alessandro sconfortato telefona a degli amici che lo verranno a prendere con un furgone.
Arriva finalmente il Nonno.
Gianluca e lo Zio decidono di andare nelle vicinanze ad annaffiare un po'i fiori (con questa siccità...)
Bene, tutti pronti, salutiamo lo sfortunato Alessandro e partiamo: i tre Moschettieri per il percorso HARD, ed il sottoscritto per quello SOFT (vedansi slick + pilota).
Finisce presto l'asfalto (zona I Giardini di ALice) e tocco terra, prosegue e dopo max. 3 Km. arrivo alla casermetta della forestale, dove devo attendere i Moschettieri per proseguire con loro.
Gianluca mi dice prima di partire: "Vai avanti sempre sulla principale e tra circa 7 Km. arriva alla casermetta e ci aspetti lì, noi impiegheremo una mezzoretta al massimo a fare il giro per raggiungerti. Forse causa precedenti piogge lo sterrato si è ristretto... Solo 2/3 Km! Una mezzora?
Ok, ciao e a dopo, (una mezz'ora passa quasi presto).
Mi consolo e ammazzo il tempo fumando una sigaretta e bighelloando per i dintorni della casermetta.
Mi accoglie un folto gruppo di forestali almeno 8, poi c'è anche una forestala (carina).
Chiedo qualche informazione sul percorso, poi mi viene fame e addento un Mars.
Passa la mezz'ora e sento motori in lontananza, mi dico:"Puntuali"!
Passa un altro po' di tempo e decido di mettermi in sella e andargli incontro.
Salgo direzione Is Cannoneris-Santadi e faccio forse 6 o 7 curve, il panorama si fa belloccio, si scorge Nora.
Silenzio... Torno giù alla casermetta e aspetto... Arrivano delle moto sono 3 eccoli!
Macchè, sono due KTM e una Yamaha... Quello con la Yamaha viene da me e mi chiede se mi serve aiuto.
Ringrazio dicendogli di no, aspetto un gruppetto di amici... Ok. Ciao.
Guardo l'orologio e vedo che un'ora è passata, sono le 17.00!
Ma che fine hanno fatto i 3 Moschettieri?
Sento finalmente rumore di moto e poi anche le voci di Gianluca e dello Zio, sono su una collinetta a 150 m. da me.
Lo Zio dice + o - :"No, non farlo così..." E Gianluca di rinforzo: "No, no, scendi sulla moto"... Ma che cavolo dicono questi?
Prima si sentono i motori rombare, poi li spengono, poi li riaccendono, li rispengono... Mistero!
Quando si decidono ad arrivare, mi trovano seduto sul tavolo da campeggio sotto al carrubo che gli faccio i gestacci di DUE PALLE COSI!!!
Apprendo che hanno avuto un po' di guai, vedo il Nonno come non lo avevo ancora mai visto, quasi esanime! Grondante sudore e con una faccia... Tra l'incazzato ed il perplesso-sfinito!
Mi raccontano... Capisco.
Poi Marco decide che comunque la discesa da brivido va fotografata e appollaiatosi in sella dietro a me andiamo ad espletare il servizio.
In effetti... Non da brivido la discesina... Da URLO!
Capisco bene la Tensione del Nonno!
Fatte le foto torniamo di volata alla casermetta e dopo un po' di lavoro del Nonno sulla sua Giallona (forcelle da riallineare o qualcosa del genere) si parte! Finalmente!
Si sale, si sale, un po' di panorama (che non ci fermiamo ad ammirare ne fotografare) boschetti, montagne ecc.
Sassi, sassi, sassolini, sassetti e poi anche un po' di fondo morbido da sottobosco.
Il Tour si conclude abbastanza in fretta, almeno per me che ho un'invito a cena da rispettare e devo essere sull'asfalto almeno per le 18,45 max. 19.00.
Si scende verso il DCK? e alle pendici del monticello, nelle vicinanze di una bella pineta Gianluca mi da le dritte per rientrare.
loro proseguono per la pineta e sterrati vari.
Saluto e ringrazio e via, arrivo alla bretella del Golf-Club di Is Molas e di li mi rimetto sulla SS. Pula-Cagliari.
Bene, grazie Gianluca, Nonno e Zio, comunque l'uscita è stata gradevole a parte l'ora buca ad aspettarvi.
Saluti cari a tutti!
Ciao, BrunoXT.


Report di Marco:
Daniele e Bruno hanno già detto praticamente tutto dell'uscita, io posso aggiungere che come pensavo era un'uscita tosta in alcuni passaggi;
avevo messo in conto che qualche scivolata o piantamento l'avrei fatto, se Giuanlu dice che il passaggio è tosto è sicuramente tosto, e invece ho completato il percorso senza inconvenienti, e anzi con le forzate pause tecniche anche senza stanchezza, incredibile.
I punti più "loffi" sono iniziati con una discesina corta ma ripida sopra dei massi, con ingresso su tagliafuoco, uscita dal tagliafuoco e salita su per un sentiero ripido con tornanti stretti, canaloni e aderenza zero (quello descritto da Danix), in sommità rinizio della tagliafuoco e qui ......, una discesa mooolto ripida con poco spazio per frenare giù.
Fosse solo stata discesa ....., ma c'erano pure pietre smosse o pronte a esserlo, brecciolino e la traiettoria con più aderenza (tutto su fondo di roccia friabile) era la più ripida e pure un po' in curva...
A piedi non si riusciva a scenderla tanto era pendente e sdrucciolevole.
Cavolo è bella tosta, mai fatta una cosa così, Gianlu da brava guida si ferma prima e ci avvisa dove mettere le ruote e ci dice guardate me, e a guardare lui sembrava anche facile, per rassicurarci ulteriormente se la rifà anche in salita e ridiscende, ... ma si dai é fattibilissima al limite si rischia una scivolata ma niente più (rischiamo di più a scorriare per sterrati con curve cieche), parto, prima...freno post. pelando, e freno ant in mano leggerissimo per evitare bloccaggi e che mi prenda sotto.
Nonostante tutto la velocità aumenta, devo anche un pò curvare per non prendere un masso, penso, ma si ....freno bene giù, ora preferisco non rischiare di farmela scappare sotto;
tutto ok, Gianlu poi mi dirà da buon istruttore....sei sceso troppo veloce, e io ho pensato .....vero, proverò in seguito a migliorarmi ...però anche veloce ci son passato bene, alè :-))))
Poi abbiamo raggiunto Bruno, annoiatissimo che mi ha tirato una carruba sul TTeddu, ora mi dovrà ricomprare tutte le plastiche nuove :-))))(scherzo), e continuando a scherzare mi sono ingiogazzato, dai Bruno andiamo col tuo XT a fare le foto del discesone, e lui Noooo, e dai Bruno, Noooo ..., bah , dai che ci vogliono le foto per i report, Va be'..... però stai attento alla macchina fotografica dai sali dietro, Io..., traanquillo è in buone mani ......., parte... mi scivola dalle mani la tracolla della macchina, mi sbraccio, riesco a non farla andare in terra o peggio sotto la ruota ma è tutta attorcigliata, Bruno ignaro va prendendo fossi e curve e io sbilanciatissimo con questa macchina che svolazza a destra a sinistra in alto in basso senza riuscire a bloccarla. I compagni a terra svenuti dalle risate.
E qui iniziano gli innocenti scherzetti:
Bruno nel ripartire dopo le foto mi fa vedere il contagiri che funziona male, io non ci ho pensato un attimo e da dietro gli afferro l'acceleratore e frizione e cercando di spuntare gli dico dai andiamo....., lui si è irrigidito terrorizzato non sapendo come comportasi, sarà matto? o è capace di farci farci cadere tutti e due? e io dietro, capito al volo questo, piegato in due dalle risate :-)))
L'altro scherzetto ..., scendiamo una interminabile sterrata veloce, inizio a scorriarmela è divertente, arrivo quasi alla fine e scendo ad aspettare gli altri, guardo il panorama, giù c'è il burrone ....,Idea...., risalgo a piedi il tornante di almeno 100mt e aspetto gli altri, Danix che mi aveva già raggiunto non abbocca, vede il TTeddu, ma.....Gianlu e Bruno......
mi vedono sconsolato senza casco che guardo giù dal burrone si fermano preoccupati ....., e gli dico, mi è caduta giù la moto....., ma dove? laggiu......,spengono le moto e Bruno si stava già precipitando a recuperare il fantasma del mio TT, (grazie Bruno :-)),
e li giù risate, no,no stavo scherzando .....
Poi il giro è continuato in pineta in un sentiero con crepacci, radici e piante spinosissime, un attraversamento di un fiume in secca e arrivo al bar per sbirrozzata e risate.
Il giro sul momento non mi ha entusiasmato, il fondo inconsistente ...sterratoni liscissimi....., invece a casa ripensandoci è stato un bel giro, ho imparato qualche lezioncina di guida nuova, e visto dei gran bei posti, insomma da rifare prima che cambi l'orario legale e appena Alessandro ripara la moto.
Bravo Gianlu, bei pezzi tosti ma senza grossi rischi, e sei stato anche buona guida.
Ciao,
Lo zio Marco:-))

Report di Gianluca: Raga questo rapporto sarà veni vidi vici Non vi aspettate l'istrionismo romantico di Bruno nè la drammaticità comica alla Paolo Villaggio dello Zio.
(comunque è vero:Bruno stava VERAMENTE andando a recuperare DISPERATO il tittieddu dello Zio!!!)
Appuntamento alle 3,30 ed i Polverosi non si fanno aspettare:alle 15,29 e 59 sec. erano li' Daniele però deve essere vissuto unu pagu "pagu bessiu" perchè "Il Pirata" credeva che fosse un nick-name del fondatore di Capo Blu,visto che per le 15,45 era già al quarantesimo km.
Dopo aver tirato un sospiro di sollievo per Alessandro(fiuuu!non è successo a me!la mia va ancora),in stile carognedda,lo abbandoniamo letteralmente ai suoi dolci pensieri(ho rotto il motore,ho rotto la testata,ho sbiellato,50,100,o 200 euro).
Bruno di qui noi di li.
Bruno dopo essersi sciroppato 15 km fino alla forestale alla velocità di 150 km/ora(infatti tuttora è convinto fossero 2 o tre km)ci aspetta bravo bravo paziente per circa due ore e mezzo in compagnia di una forestale BONA che gli fa il filo(100 kg di simpatia)
Io e lo Zio invece per conto nostro portiamo a morire il Nonno in montagna,cercando addirittura in alcuni casi di fargli qualche block-pass in prossimità di burroni(io ho anche cercato la notte prima di preparargli alcune trappole stile Vietnam,ma non ci è cascato...pazienza!).
Dopo l'assistenza geriatrica al Nonno prendiamo una discesa un "pò" ripida,ma assolutamente fattibile(vero Giuseppe???? LA PROSSIMA VOLTA VIENI ANCHE TU COSI TI COSTRINGIAMO A FARLA IN SALITA SENZA MANI CON L'XT DI BRUNO GOMMATO STRADALE!!!!)
ci ricongiungiamo col paziente Bruno che intanto,un pò per l'attesa un pò per la corte serrata della bella(100 kg) forestale,ha già tentato in sei modi diversi di togliersi la vita.
Saliamo per la sterrata dei giardini di alice(alice non c'era-o forse era la forestale da 100 kg-ma in compenso di giardini neanche l'ombra,solo 8-9 km di pietre di ogni dimensione,ma fattibilissima anche da Bruno con l'XT gommato stradale).
Dopo un passaggio angusto a destra di una sbarra decidiamo di evitare l'unico pezzo VERAMENTE difficile del giro:la mula franata con i pietroni,con buona pace del Nonno ormai giunto ad età pensionabile.
Scendiamo ancora e Bruno perde 10 anni di vita quando vede lo Zio sbracciarsi in direzione del dirupo dove scherzando faceva finta di aver perso il povero tittieddu ormai entrato di diritto nella lista delle bestie da salvare dopo le modifiche artigiane di Marco.
Dopo essere riusciti a convincere Bruno che la moto laggiù non c'era(forse lui era ancora frastornato per amore della forestale)cerchiamo di spingerlo con uno stratagemma giù da un ponte franato dopo le alluvioni.
Arrabbiato e più innamorato che mai Bruno ci lascia per tornare di corsa dalla bella(100 kg) forestale.
Noi continuiamo su e giù per la vegetazione,in un tornante in salita per controllare dove era il Nonno col suo bastone la moto mi si spegne e cerco di sistemarmi di modo da mascherare la mia sbadataggine e far pensare che ero messo di traverso per controllare,ma Daniele puntualmente mi passa sulla destra con fare orgoglioso(più tardi mi dirà che ha già steso una bozza da spedire all'Unione Sarda dove viene descritto il suo sorpasso ai danni del mitico Gianlu.
Arrivati alla birrozza fatidica il Nonno inizia a mettersi i guanti un'ora prima di congedarsi per mascherare le profonde ferite cagionategli dal giro supertosto che gli ho propinato.

Ciao