La Protezione Civile siamo noi


23 dicembre 2006


Partecipanti al giro :
Daniele, Marco e Stefano.


La preparazione e i soliti complicati accordi per l'uscita cominciano così:

"Qualcuno" :-))) esordisce così:
ATT.NE!! niente uscita sabato!

prevista pioggia e temporali
la prot civile è allertata
niente uscita
si replica martedi come mi sembra vi aggradi (ai più)
stop
auguri
BUON NATALE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Risponde Danix
Re: [polverosi-ichnusa] ATT.NE!! niente uscita sabato!

ma non l'hai vista la pubblicità???
la protezione civile siamo noi!!!
perciò anche noi siamo allertati e abbiamo il dovere di perlustrare il territorio :-p''

ciao.
.danix.

Replica Stefano al rientro dall'uscita:
Protezione Civile informa

Bollettino odierno a cura della Protezione Civile.
Stato delle strade: soddisfacente; si segnala il ripristino dei pietroni lungo l'omonimo percorso.
Acque meteoriche: nella norma.
Acque di superficie: si segnala la piena del Rio di Geremeas; prestare attenzione alla corrente.
Pozzanghere sparse a monte.
Fango: tollerabile.
Condizioni meteo: piu' che dignitose.
Temperature: dicono che e' inverno...
MAH!
LA PROTEZIONE CIVILE SIAMO NOI!!!!
Chi c'era si e' divertito
Chi non c'era: PRRRRRRR!!!!

Stefano
Abusivo distaccato alla Protezione Civile



Ed ora il vero Report dell'uscita scritto da Stefano:

Messaggio Rapporto della protezione civile

Giorni uggiosi e fastidiosi.
La pioggia,
il traffico.
Scadenze assortite e pasticci in abbondanza.
Non c'era da illudersi, ma la prospettiva di un giro in moto in compagnia polverosa bastava per farsi animo.
Sabato, invece, sembra peggio del solito.
Ed i messaggi in lista polverosa sono un po' deprimenti.
Alla fine decido di uscire comunque e di aspettare il primo pomeriggio, quando il cielo spesso si apre un po'.
Passo la mattina a cazzeggiare sul web e, per incoraggiarmi, do' uno sguardo a questo:

(www.advrider.com)


peggio non potro' fare!

Intanto il meteo sembra dare fiducia agli audaci: a Geremeas mi scaldo al sole mentre aspetto Marco e Daniele.
Si parte dopo avere imbustato prudentemente documenti, cellulari e tutto quello che NON deve bagnarsi: non si sa mai!
Il percorso non e' come l'ho lasciato appena due settimane fa: il primo guado del rio Geremeas (nei pressi del cantiere della nuova Orientale), una pietraia asciutta, adesso e' in piena.
Passato il Nonno, seguo la scia dello Zio che prende il guado al centro.
Dal mio punto di vista non posso valutare altro se non la profondita', che non e' esagerata, e mi butto a mia volta con la solita tecnica del siluro:
giu' la prima e passo lento e inesorabile.
Appena messe le ruote in acqua, la corrente comincia a spingere a valle e ci va un po' di energia per tenere lo "scarroccio";
l'approccio da siluro non e' il migliore e si tratta di governare la barca per evitare di essere ripescato al Country Club.
Recupero la sponda asciutta con un margine di sicurezza un po' limitato che ha causato qualche preoccupazione tra i miei compagni di viaggio e si risale lungo il solito itinerario di Dispensa Sanguinetti.




L'acqua dei giorni scorsi ha ripristinato un po' dei canali scavati lungo il percorso e la salita e' ancora divertente.




Forse un tizio incastrato con una Jeep in mezzo ad un canale si diverte di meno, ma noi, infermabili, passiamo avanti.
All'attacco dei Pietroni (ridiventata Pietroni) siamo in mezzo alle nuvole e inizia a piovere.
Organizzati di conseguenza, ci dividiamo:
io salgo tranquillamente alla Dispensa e Nonno mentre Zio si buttano in uno dei loro giri classici.

Ricompattato il gruppo, si riparte verso il Nuraghe S. Elena, ma, in un punto un po' esposto (spero solo l'impressione del momento), il cavallo (in verita' il cavaliere, cioe' io) rifiuta l'ostacolo



e giriamo indietro verso le paludi prima di riagganciare la discesa di Solanas, a valle dei pozzangheroni.
Poco prima di raggiungere la vecchia sterratona di S. Barbara, i due, incuranti del buio incipiente (sono le cinque), prendono un'altra delle loro specialita'



e ci lasciamo con appuntamento al Gerebar da li' ad un'ora.

Chiacchera, zigarro e ponch d'obbligo, la serata si chiude con gli auguri natalizi e qualche battuta per chi ha preferito starsene con i piedi all'asciutto.




Bello, divertente e ottima compagnia alla quale devo essere particolarmente grato per avermi sopportato nella veste di zavorra.
Ma questa e' la vita dei Polverosi:
stare bene comunque.
prossima e pace e Buon Natale a tutti.

Stefano
Abusivo