"Kappa e Mucca"


zona Pula
01 dicembre 2006




Report di Bruno (Ktm) :

sembrava la fine dell'inverno con l'assaggio del primo sole di primavera, una giornata fantastica per fare enduro in pettorina e maglietta.

la giornata comincia a casa di Gianluca, dopo una piccola passeggiata in spiaggia per il piccolo Simon, il suo fighissimo cane :P

sono le 10 e 30 inoltrate e tra i preparativi e vestizioni varie decidiamo di dare una controllatina a l rubinetto della benzina della mia moto perche perdeva...da li, a ruota, sostituzione filtro (mai fatto in un anno! *__*) e regolazione mono, con qualche avvitatina anche al forcellone, per indurirlo un attimo...



mentre gianluca si adopera per “sbeccare” la ghiera del mono :D io ammiro il suo xt rimesso a nuovo



si fa tardi sono quasi le 11 e 10 e decidiamo di lasciare le regolazioni cosi volanti ma meglio di prima sicuramente...costeggiamo il fiume
e ci dirigiamo verso la statale percorrendo 200 metri dopo il pirata per addentrarci sul primo largo sterratone...li la polvere si alza, inizia a filtrare e mi sento catapultato indietro nel tempo quando coi polverosi intraprendevo la prima esperienza enduro..

iniziamo con un tratto di bosco molto bello, dove i sentieri di aghi di pino tappezzano il percorso nascondendo alcune insidie tra sassi e radici sporgenti..

percorriamo il sottobosco sino ad arrivare alla mulattiera piu impestata che abbia mai visto! pendenza....non so ma forse la stessa di un elicottero in decollo! quasi verticale, una bestia nera.. appena vista pensavo che gianluca volesse portarmi lassu, e gia ridevo sotto il casco, pronto a girare sterzo e tornarmene a casa...

proseguiamo un bel tratto di tornanti sterrati a costone sino a ripercorrere un sotto bosco che ci porta ad una fonte artificiale per abbeverarci come due caprette




e come “la prima volta non si scorda mai”, scatto per la prima volta una tagliafuoco che non avevo mai visto prima da cosi vicino e cosi in pendenza! ahh l’enduro!...



Uno scatto con l’amico Gianluca prima di tornare in sella....



ripartiamo alla volta di qualche mulattiera facile, quella che da poco è stata cementata in alcuni passaggi, e sinceramente ne io ne gianluca capiamo il motivo...
la percorriamo sino ad un punto dove un guado in secca fa notare a gianluca che ormai causa passaggio ruspe, è diventata troppo facile per essere ripercorsa e invertiamo la rotta verso la prima tagliafuoco...la mia prima reazione?...Oh Dio!!!!!!

...scatto alla fine della discesa...non credevo ancora di essere sano e salvo....



proseguiamo il giro e gianluca decide di mettermi alla prova portando il novizio in una bella mulattiera in salita con il fondo scivoloso come il burro in padella,
dove il gas deve essere dosato con l'aiuto della frizione e con la manetta costante a bassi giri correndo altrimenti il rischio di affossamento e di uno scivolone in discesa

e infatti di affossamento fui vittima....



bloccato in questo salitone, che in foto non rende bene l’idea della pendenza, chiedo aiuto a gianluca per tirarmi fuori e armato di Zappa-Stivale, elimina il gradino
nell’affossamento della ruota posteriore agevolando l’uscita della moto...risalgo, e percorriamo un altro tratto in salita molto ripido e stretto con dei pericolosi canaloni..




e facciamo una sosta di 10 minuti per sbentiare sa basca!



siamo saliti molto in alto e uno stupendo paesaggio dipinge la torre di nora e il suo isolotto...



sono quasi le 13 e causa lavoro, devo rientrare a cagliari almeno per le 14 e 30, quindi decidiamo di finire il giro, ma finirlo in bellezza...dove? nelle tagliafuoco!...

scendiamo trasversali, partiamo dalla parte alta destra con la moto che piano piano scivola verso valle (se cosi si puo dire) e grazie al consiglio di gianlu, di pressare sulla pedana sinistra, non mi ritrovo a faccia in terra, e comunque con qualche frastimo alle ruspe, riesco a percorrerla tutta senza cadere nonostante la moto ormai fosse a bandiera...

proseguiamo per qualche centinaio di metri ancora e ci fermiamo davanti all’ultima impressionante discesa!!!!!!!!! dai racconti di gianluca coi polverosi si narra che qualcuno azzardò a scendere a piedi con la moto portata a spinta, ma fini il suo destino rotolando verso la strada con la moto in evoluzioni di molteplici capriole...
me la faccio sotto, è troppo ripida, vedo gianluca scendere con fermezza e determinazione, quella che sicuramente mi manca, per la poca esperienza e per la poca fiducia nei miei mezzi fisici...
non avendola mai percorsa non sapevo dove mettere il tassello, come finiva giu’, la’ dove la fine nemmeno si vedeva, una sorta di salto per parapendio...niente, rimango su.

spengo la moto, gianluca parcheggia la sua a bordo strada e (notare quanto è piccola la targa vista da su) mi tranquillizza cercando di farmi capire in che modo affrontarla...vede da parte mia un rifiuto immediato e mi chiede se puo portarla lui...accetto senza esitare sacrificando le sue povere gambe “ingessate” dalle ginocchiere ortopediche...



metto la prima, lascio in mano a gianluca e scendo a piedi prima di lui per assistere alla discesa dal basso...

uno spettacolo, un alieno sceso sulla terra, l’ultimo immortale...non so definitelo a parole vostre...



...e via giu per la discesa!...



ovviamente dopo la controfigura “l’eroe” scende a cavallo della sua moto sano e salvo :)



gianluca si ferma un attimo e gli lascio la digitale per uno scatto al coraggioso discesista :D



e visto che la giornata lo consentiva,e che comunque da li dovevamo per forza passare....



e il buon maestro apre la manetta!



29 foto non vi sono bastate? :) ...allora chiudiamo qua questo report, che è stato piu fotografico che scritto...con l’ultima foto del “bambino” piu felice del mondo dopo aver finalmente assaggiato la sabbia e la spiaggia :P