Domus-Domus 2011
7 Maggio 2011
Danix, Emiliano, Serjeck, Marco Beta, AlbertoTE450, Giorgio, Stefano, Danilo DrZ, Peppe, Luca TT350MDF, Enrico KXE250, Cesare, Giampaolo, Sergio Hilander .... e la ciurma di Iglesias.






Scrive Luca TT350:

Report di pancia: nessuna descrizione del percorso , delle vicissitudini occorse e quant'altro é successo....solo la sensazione forte che mi riesce difficile non condividere : energia prodotta dal collettivo per portare a casa il risultato. Scusate se é poco .
Luca




Scrive Danix:

è stato un giro intenso, non difficilissimo ma cmq tosto ed intenso, una sorta di extreme friendly, abbiamo anche fatto la speciale extreme del mondiale enduro sia in salita che in discesa, veramente bella, ma la cosa che ricordo di più è la magia di quei luoghi... il Sulcis-Iglesiente è una delle terre geologicamente più antiche d'Europa, alcune rocce hanno 600 milioni di anni, endurare in quei luoghi è un grande privilegio, per girare in terre altrettanto antiche occorrerebbe andare in Galles... forse è per questo motivo che durante il nostro giro mi sono venute in mente alcune canzoni dei Led Zeppelin e dei Genesis che si rifanno alla mitologia celtica... grandi popoli quelli Celtici, fra i popoli più antichi nella produzione della birra... e quindi a pranzo e a fine giro per onorare questi popoli abbiamo bevuto BIRRA, tantissima BIRRA!!! anche se non proprio tutti, infatti stasera sul tavolo abbiamo visto qualche chinotto e persino acqua, mi dispiace ma avete disonorato la magia delle leggende celtiche e la magia del Sulcis... mah, non fosse stato per questo e per le bucature di GiorgN, sarebbe stato un giro perfetto ;) ciaux

Risponde DaniloDrZ:
Caro Danix permettimi di dissentire con te su un'aspetto. La perfezione non esiste, ma ci siamo avvicinati ad essa proprio grazie alle forature record di Giorgetto (avanti e dietro nei primi 5km del giro). E' in questi casi che esprimiamo al meglio il nostro "spirito" Polveroso-NSU. Sull'annosa questione chinotto ..... no comment ;-)
DaniloDrZoppetto

Ribatte Enrico:
Il chinotto finale mi fatto apprezzare ancora di più il giro.....scherzi a parte quando devo guidare l'auto evito di bere alcolici.....mi rifarò la prossima volta che ,al rientro, dovrò guidare la moto. C'è chi lo beve e chinò...
Enrico KXE250


Scrive Serjeck:

Serjeck: Semplicemente divertente ed utile. E' in questi posti che testi e trovi il feeling con la moto, se ci riesci. Ottima la compagnia, percorsi continui e vari, ottima giornata. Da ripetere ed organizzare, come già detto, anche dalle "nostre" parti, basta studiare i vari percorsi che facciamo spezzettati in piu' uscite. Alla prox.

Risponde Cesare:
sicuramente gran bel giro, molto variegato a tratti abbastanza tecnico nonchè difficile, bellissimi panorami e paesaggi, compagnia sicuramente ben assortita, infatti non abbiamo avuto tempi morti tali da spazientirsi, ma casomai delle soste che hanno consentito a qualcuno di prendere fiato...specialmente ai senior....ha ha ha .... sicuramente divertente e da ripetere, anche in qualsiasi altra località... compresa l'ogliastra di cui stavam accennando.... o sbaglio?
Ciauuuu


Scrive DANIX:

vorrei fare un po' di complimenti per il giro di sabato...

- intanto complimenti a tutti, siamo riusciti a fare un giro tosto senza intoppi ad un discreto passo... per la cronaca eravamo in 19!!!
- complimenti a Sergio Puddu perché con i suoi 55 anni riesce ancora a fare giri come quello che abbiamo fatto, e nonostante il cesso di moto che ha... e poi dopo questo giro quella moto non vale più nulla, faceva fisso fumo nero :p''
- complimenti a Stefano Olla che ... mah ba' caga' (lui sa perché!!!) :D
- complimenti a Giorgio per la doppia bucatura perché grazie a lui ho/abbiamo scoperto l'agriturismo Perda Niedda da dove usciva un buonissimo profumo di sugo, la prossima volta che facciamo un giro da quelle parti potremmo pranzare da loro...
- complimenti ai Ktm 525, ne ho visto 2 che bollivano (uno dei 2 era quello del Presidente)
- complimenti a Giorgio per la sua amica del bar di Fluminimaggiore (la bionda) anche se non l'ho vista bene, la prossima volta mi porto gli occhiali e la guardo meglio...
- complimenti al Presidente del Motoclub di Fluminimaggiore, soprattutto per il liquore di mirto... comunque visto l'aspetto mi aspettavo che dicesse "Donne, è arrivato Rocco, il gigolò!!", solo che sarebbe stata una frase sbagliata in un posto sbagliato con gente sbagliata...
- complimenti a Emiliano per aver fatto il giro con l'Aprilietto 125, diverse volte l'ho dato per morto ma ogni volta riappariva dal nulla... se non fosse stato sporco e impolverato all'inverosimile avrei detto che aveva usato un tunnel spazio-temporale...
- complimenti a chi ha capito la differenza tra "NON solo ubriaconi" e "SOLO ubriaconi", diciamo che sia a pranzo che a fine giro abbiamo fatto di tutto per cercare di sembrare "SOLO ubriaconi", a parte i 2 solo-chinottisti, però dopo 120 km di enduro serio ci possiamo permettere questo ed altro... cmq io ho fatto 80 km al litro, altre volte ho fatto di meglio, ma ci si può accontentare ;)
- complimenti a Danilo per le tracce GPS, avendo fatto lavori simili anni fa, so bene il lavoro e la dedizione che occorrono per portare a termine progetti simili
Infine vorrei fare i complimenti alla Nino Frassica, che diceva più o meno: "grazie a tutti quelli che hanno partecipato e grazie anche a tutti quelli che NON hanno partecipato, perché in fondo la trasmissione la fate voi :))) ...
Bruno e Toto per primi ;)
ciaux



Scrive MarcoBeta:

MarcoBeta: Metto anche io alcune foto della bellissima giornata di sabato, purtroppo la macchina mi stà mollando quindi per alcune la qualità non è granchè....ammollatevii!!!!
http://www.youtube.com/watch?v=WynRzZIBpZU
Dimenticavo di ringraziare le nostre guide Danilo, Giorgio, Peppe, Stefano se non fosse per la loro intrapendenza giri come quello di sabato booooo!!! ciau

Marco



Scrive Peppe:

Si si, veramente un giro ben riuscito, nonostante fossimo una caterva di persone con indole e aspirazioni enduristiche differenti, o forse proprio per questo. Per quel che mi riguarda non mi sono goduto un gran chè, dal punto di vista enduristico, la prima parte; sono caduto pirlescamente dopo neanche 200 metri sbattendo il torace, dove non ci sono protezioni, su una pietra. Il dolore mi ha impedito di guidare decentemente. Per fortuna una pasticca miracolosa di Danilo, presa all'ora di pranzo, mi ha permesso di attenuare il dolore, facendomi apprezzare tutta la seconda parte in cui abbiamo dato sfogo alla manetta. Sono ancora dolorante ma sicuramente ne è valsa la pena.
Grazie a tutti

Peppe



Scrive Danix:

In effetti non ci siamo raccontati tanto di quello che abbiamo vissuto nella domus-domus di 2 settimane fa, cmq questo week-end di assenza dai campi polverosi ho continuato a galleggiare sui ricordi, mi sono rivisto nei tornanti della mula sotto bosco che da Marganai sale all'agriturismo Perda Niedda...
non ricordo invece molto del tratto iniziale, quello della speciale xtreme del mondiale, siamo saliti tutti molto grintosi, avevamo l'adrenalina a mille...
ricordo però bene la discesa! prima di affrontarla Marco Melis, Cesare ed io, presi dall'infogo e dall'impazienza, prendiamo una sterrata a manetta pensando che fosse quella la strada del ritorno, poi accortici di aver sbagliato siamo tornati indietro fino al punto dove ci aspettava Danilo, da li' siamo poi scesi per la mula del mondiale che avevamo fatto all'inizio in salita...
parte Cesare, dietro Marco e poi io... cerco di stare a 10 - 20 metri da Marco, ogni tanto perdo terreno ed ogni tanto lo recupero, per me il ritmo è abbastanza sostenuto, il terreno è molto sconnesso ed il lavoro di braccia è molto faticoso, poi dietro di me sento rumori di ferraglia, rumori di una moto che mi insegue, la discesa è notevole, e penso
"caXXo anche Danilo sta andando forte, ma soprattutto si sta attaccando troppo..."... poi, arrivati ad uno slargo della mulattiera, decido di prendere fiato e mi butto a sinistra per far passare Danilo... ma non era Danilo, erano bensì 3 sciacalli con numeri di gara molto bassi (tipo 12, 18, 21...)...
dopo il sorpasso perdo il ritmo che avevo e proseguo tranquillo fino ad una deviazione, poi li mi fermo ed aspetto Danilo che mi racconta di aver subito dai 3 un sorpasso molto pericoloso, idem altri che stavano avanti a noi... ma chi erano costoro? sardi o continentali? boh?
ciaux



Scrive StefanoABX:

Nemmeno pillole: gocce, granuli omeopatici! Perche' tanta reticenza? Parlo per me, gli altri possono non avere avuto tempo o voglia di scrivere. Per quanto sia stato un giro magnfico, impegnativo e combinato in modo da attraversare continuamente luoghi bellissimi, forse alla fine l'esperienza ha lasciato in me qualche cosa di strano. Qualche cosa che e' difficile esprimere e che potrebbe avere lasciato insoddisfatto qualcun altro oltre me. Personalmente mi sono trovato in una situazione doppiamente ambigua. In primo luogo la Domus-Domus l'ho sentita diversa dai nostri "soliti" giri: eravamo in tanti, c'era un certo numero di estranei e diverse volte ho avuto la sensazione di stare nel mezzo di una motocavalcata, preoccupato non di godermi il giro con la compagnia, ma piuttosto di non creare problemi e di evitare quelli creati da altri. Se guardiamo bene sono le stesse situazioni che affrontiamo ogni volta tra di noi (dalle forature al perdere il contatto con il gruppo), ma che sabato scorso ho vissuto diversamente dal solito (forse domina un animalesco sentimento di gelosia verso il mio branco?). Poi devo dire che sto vivendo con la moto una fase di transizione collegata al nuovo mezzo, cosi' diverso da quanto sperimentato fino ad ora, con tutto quello che ne consegue in termini di tecnica di guida, impegno fisico e visione complessiva delle uscite enduristiche. Insomma, certo che mi sono divertito, sono stato bene in compagnia, ma un racconto dell'esperienza non saprei da dove iniziarlo ne' come portarlo avanti. Potrei dare dei flash su pochi momenti, ma il piu' bello e' stata la discesa verso Fluminimaggiore, quando con Danilo e Peppe ci siamo staccati in coda dal resto del gruppo e mi sono fermato ad osservare il loro arrivo a fondovalle da parecchi metri piu' in alto, piccole sagome colorate che nemmeno si potevano piu' sentire.
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Raccontata cosi' non dice molto, ma se aggiungo che il dislivello era un salto di 300 metri in poco meno di due chilometri forse si capisce di cosa si parla quando si definisce "aereo" un percorso. Piu' in la', siamo andati a digerire il pranzo risalendo i tornanti di Piscina Morta, vicino a Buggerru. Una classica di vecchi giri abusivi, piu' volte affrontata in discesa, con un occhio alle curve strettissime e l'altro al panorama grandioso sul Golfo di Portixeddu e Capo Pecora. Come cambia la prospettiva: in salita e' diventato un tratto come tanti altri a scuola di tornante, divertente, tutto da guidare, ma nulla di piu' se non fosse gia' abbastanza. La campanella della vera scuola, pero', e' suonata quando abbiamo affrontato la discesa: non hai capito come si affronta un tornante scavato e sbrecciato in discesa ripida? Tranquillo ce n'e' un altro e poi un altro e poi conta fino al ventiduesimo: uno dopo l'altro per un altro bel salto di duecento metri nei soliti nemmeno due chilometri. E qui si e' visto friggere l'olio dei freni di qualcuno e piangere la frizione di qualcun altro... Toccato l'asfalto ci siamo accomiatati senza grossi rimpianti dalla pattuglia locale (un sestetto di lepri in fuga magari un po' zoppe, ma questa e' pura maldicenza dalle retrovie). Dopo avere raggiunto il Tempio di Antas, abbiamo ripreso le note e veloci sterrate che ci hanno riportato alle foreste sopra Arenas. Altro bel momento della giornata e' stato nella mulattiera che salendo nel bosco ci ha scodellati quasi all'imbocco del percorso degli Assoluti, all'inseguimento di DaniloDRZot che andava a passo di carica mentre faceva lo slalom in mezzo agli alberi sollevando nuvole di foglie secche. Bello, avebbe meritato una foto, ma chi si fermava? Siccome dopo 80 chilometri passati a sbattersi in sella non era ancora abbastanza, invece di ricongiurci agli sterratoni che ci avrebbero comodamente riportati alla base, abbiamo optato per gli Assoluti in discesa. Qui il nostro Nonnovelox ci ha gia' raccontato dell'incontro ravvicinato con un altro satanico terzetto di locali con i quali ho dovuto fare i conti anch'io, rischiando anche di finire addosso ad uno di questi simpaticoni mentre mi scostavo per farlo passare.
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E' vero che se guardo i miei ultimi report (pochi), non mi sono piu' dilungato nella descrizione degli itinerari o dei luoghi. Alla fine, penso che tutto si somiglia: sassi, cespugli, fatica e l'emozione improvvisa di un panorama. Anche in queste cose cerco sicurezza e conferme, perfino quando si va a cercare un itinerario non conosciuto. Ragazzi, e' tutto un grande Monte Paulis e cambia solo la quantita' di ore che si passano in sella! Quello che si cerca, alla fine, non e' l'apertura di un nuovo itinerario o il superamento di un passaggio che prima era insuperabile. L'importante e' esserci e godere serenamente i momenti trascorsi in compagnia.

Stefano
AB-qualchecosa




Risponde Danix:

vedi Stefano, tu sai bene che l'enduro è uno sport motoristico escursionistico, alcune volte si vive maggiormente la componente escursionistica ed altre volte si privilegia la componente motoristico sportiva, come probabilmente è successo alla domus-domus, ma il livello dell'una e dell'altra componente dipendono moltissimo dal livello di preparazione fisica e dal manico del pilota...
a questo proposito mi ricordo che al CO di una tappa del Rally di Sardegna (era l'ultima tappa del 2002, il CO era a Mont'e Cresia) i primi 10 piloti, tra cui Graziani, Meoni ed altri, all'arrivo dicevano di aver visto posti fantastici ed erano visibilmente soddisfatti e divertiti, oltre i primi 10 si iniziavano a sentire commenti sulla quantità di pietre presenti sulle nostre mulattiere
e pochi apprezzamenti sui panorami, i piloti oltre metà classifica chiedevano acqua ed erano visibilmente provati, gli ultimi non riuscivano nemmeno a parlare e si esprimevano a gesti... il percorso era lo stesso, ma solo i primi (cioè i più veloci, bravi e preparati) si erano divertiti ed avevano goduto delle nostre bellezze ambientali... detto questo, non ci resta quindi che allenarci di più per poter godere di più, in alternativa
si può ridurre la velocità (ma così si rischia di ridurre il divertimento), oppure un po' l'uno e un po' l'altro... cmq ognuno ha il suo mix, regole precise non ce ne sono, ma solo idee più o meno vaghe ;)
ciaux



Alcuni Video fatti da Cesare:

http://youtu.be/7_uJaRBb_ms

http://www.youtube.com/watch?v=hVKPOTzOyDI

Ora alcune foto