Un incubo divertente...
29 gennaio 2011
Partecipanti : Antonello, Antonio, Maurizio e Marco.


Scrive Antonello:

Effetto pioggia: dalle 12 moto del sabato prima alle 4 di ieri (come per il prode gruppo mattiniero) a Geremeas: Antonio, Marco, Maurizio e il sottoscritto.
Ma proprio l'acqua ha reso il giro particolare. Peraltro il tempo è stato QUASI clemente, con un po' di pioggia sull'asfalto all'andata (gocce come aghi in faccia) ma niente durante il giro e niente freddo, anzi persino il sole.

I guadi del fiume erano belli alti e impetuosi, in uno di questi Antonio è rimasto colpito dalla bellezza e imponenza di un albero (ma senza alcuna conseguenza), poi un inedito e pare volontario sbarramento di pietre da superare. Gira qua e gira là, alla fine tutti d'accordo per una divagazione esplorativa in alcuni passaggi stregati nel bosco, con bellissime rocce che non avevo mai visto, compresa scarpinata a piedi. Era già buio quando Marco si è infilato in una discesa per risalire dopo 10 minuti raggiante per le visioni avute: da tornarci!

Ci dirigiamo verso l'asfalto su un percorso completamente nuovo ...no era lo stesso ma con BUIO PESTO, improvvisa PIOGGIA TORRENZIALE, LAMPI e NEBBIA FITTA! Naturalmente via gli occhiali inservibili e pioggia in faccia. Un incubo della serie chi 'azzo siamo, dove siamo e dove andiamo? Lo Zio dopo almeno 10 minuti di pioggia battente, completamente fradicio si ferma e mi fa: mi devo mettere il k-way. Ah ecco... l'impulso di risata è stato soffocato dal temporale! :-D
Comunque benchè rintronati dalla pioggia abbiamo infine raggiunto il punto di ristoro, dopodichè il diluvio si è fermato e siamo potuti tornare alla vita di tutti i giorni.

Giro un po' particolare ma anche per questo divertente e iscritto fra i ricordi!

Antonello



Scrive Antonio:

E' vero mi associo in tutto a quello che detto Antonello!!!!!! Solo una nota piccola piccola..... l'albero era duro ma duro, basta chiedere alla mia spalla! Comunque se fosse sempre così ci sta anche l'albero.

Io sono uscito anche la mattina in solitaria e mi lamentavo tra me : ma un po d'acqua qualche guado ci vorrebbe altrimenti che enduro ......
Bene non mi lamento PIU' la prossima uscita il primo che nomina l'acqua......
Poi la nota divertente (a posteriori) dopo l'incontro con l'albero (ma chi c....o l'ha piantato a lato di un guado?) lo ZIO mi dice: vedi Antonio hai sbagliato non dovevi continuare ad accelerare, se avessi chiuso un pochino, tornavi indietro e la riprendevi..... risposta dell'allievo ma perchè ho accelerato? non mi sono accorto di nulla, non so neanche cosa ho fatto! Lo Zio sorride bonariamente e capisce che io sono convinto che è l'albero che si è spostato!
Scherzi a parte da adesso in poi se vedo un guado con albero torno indietro!
Un ringraziamento allo ZIO e a CITZ per aver staccato il Dr dall'albero. Antonello era preoccupato riguardo all'avviamento della moto ma Citz dice tranquillo è un DR, manco l'avesse sentito e ....brum si riparte (un po' meno spensierato il sottoscritto e con le anguille dentro lo stivale sx).
Danni pochi tutto sommato, devo ancora togliere la corteccia che si è conficcata in alcune parti.
Mitico il rientro con la nebbia, poi la pioggia e dopo un pochino IL DILUVIO, non vedo niente, stavo sbagliando scambiando la scarpata per la strada, mi fermo per attraversare un canalone, Citz mi sorpassa convinto che io mi sia rotto di fare l'apripista, non si è accorto del mio errore (ovviamente lo troveremo al bar già con il bicchiere in mano). Alla fine mi rendo conto che siamo distaccati se allo Zio ed Antonello qualcosa non va aiutarci diventa difficile. Decido di aspettarli proprio quando lo Zio si mette il Kway! Acc...... tutta l'acqua dentro sino alle mutande.
Alla fine arrivano e riparto stando con loro. La strada era un simpatico ruscelletto! Piano piano tutti e tre arriviamo al Gerebar dove prima della birretta per ringraziamento del servizio scorta lo ZIO mi fa: devi rifarti le fasce il tuo DR puzza!!!!!! Tipico atteggiamento del rude polveroso ingrato!!!!!

Antonio (DR puzzolente sigh! sigh!)



Scrive Marco:

è stato una dei più bei giri che ricorderò, mitico.
Ottimi i compagni e veramente avventuroso il rientro, eravamo dentro la nuvola su a M.P., buio pesto, nebbia fitta, dove si passava a fianco degli alti corbezzoli c'era un attimo di tregua della nebbia, poi tutto irriconoscibile ancora di più quando inizia a piovere e l'acqua riempie i canaloni a dx e sx della strada rendendo problematico scegliere la traiettoria giusta, il bello è che eravamo a 10km/h e quindi nessun rischio solo fatica e tensione nel tenere la moto.
In più ero da poco risalito da un'escursione al buio nel bosco, ho fatto 700mt di sentiero mai visto, con rocce totalmente ricoperte di muschio, liane non di rovi dagli alberi, cascatella.....Antonello mi disse al Bar, ti mancava solo di incontrare la Fatina :))
Quando mi son fermato per esplorare a piedi il pezzo della cascata e sentiti gli altri tramite voci, ho girato la moto nel silenzio e buio del bosco, un po' minciseucagau :)) poi mi son fatto coraggio e contento son ritornato dai compagni che mi stavano aspettando al bivio......figata!!!!

Il fiume.... l'acqua lo ingrossava in ogni guado, in più con la paura che avessero messo anche i massi dentro i guadi, che sarebbero diventati vere trappole per le moto;
già i MASSI........mi avevano avvisato gli "amici del bosco" , sono stati messi volontariamente per dissuadere il passaggio, forse per i cacciatori e forse anche per la recente motocavalcata, insomma.....bisogna girare in punta di piedi e senza rompere le palle a nessuno!!!!!

Bellissimo giro, ottimi amici-compagni, ottimo spirito rilassato all'insegna del divertimento.
Peccato il DR di Antonio :)) ...ah...ah..scherzo-scherzo...o Antonio, mi che ho girato per anni col TTeddu che fumava come una locomotiva, mi seguivano a frago.....ho asfissiato tutti...ah...ah....

Figata...son tornato a casa contento ;))

Ciaoooooo,
Zio Marco