passaggi leggendari

Stefano Olla, Giorgio Enne e Danilo Ibba.

uscita del 15 gennaio 2011


Scrive Stefano:
passaggi leggendari
Poche le foto, impegnati a goderci la luce intermittente nei tanti passaggi di sottobosco o i passaggi di cresta con il mare di nuvole a fondovalle e in lontananza l'Arcuentu che sembra un sassolino appoggiato nella bambagia.
Il terzetto di base si e' riunito a Domusnovas con l'idea di risalire velocemente verso Fluminimaggiore e li' cercare un certo "Passaggio a Sud-Ovest", di cui Giorgio aveva sentito parlare in termini vaghi e misteriosi: una bretella che dovrebbe collegare il versante di Gonnosfanadiga e quello di Fluminimaggiore per una vecchia mulattiera recentemente riaperta.
Tutto abbiamo fatto tranne "risalire velocemente a Fluminimaggiore": perfino il percorso che parte da Domusnovas permette ancora belle divagazioni (ed altre ce ne sono), sicche' siamo arrivati sul campo di indagine abbastanza tardi. Davanti a noi ci sono tre possibilita' che iniziamo ad indagare da quelle apparentemente piu' semplici. Gli illusi! Da quelle parti non c'e' niente di semplice (eravamo nella stessa zona che aveva dato come titolo "Passaggio Negato" ad un album di qualche anno fa e questo era il report:

Questa volta abbiamo imparato che l'ora di pranzo non e' la migliore per iniziare esplorazioni a caccia di tracce incerte: manca la necessaria lucidita' per gestire situazioni tutt'altro che insuperabili, tipo la mulattiera -niente di che- che si impenna all'improvviso, come se si dovesse risalire una scarpata. A qusto punto vedo davanti a me un groviglio di albero-Danilo-DRZ e, pensando di evitarlo, prendo invece un grosso sasso nascosta da un cespuglio che mi fa volare a valle di qualche metro. Risultato: a me nemmeno un graffio (miracolo, per essere atterrato in mezzo a rocce appuntite) ma l'aperitivo si e' risolto nella sostituzione volante della leva del cambio sconciamente ripiegata sotto il carter. Non sia mai che non si faccia un po' di officina di montagna...
Si riparte (anzi, Giorgio riparte) cercando tracce di passaggio che forse sono quelle di qualche trialista di zona, ma certo non e' roba per enduro pesanti.
Fin qui l'ipotesi numero uno. La seconda si risolve solo in un bell'andare e tornare a guardare il panorama e a scattare un po' di foto. Resta la terza ipotesi, che pero' richiede di scendere per una stronzissima mulattiera invasa dalla vegetazione. La tenacia e' premiata al termine della discesa: la strada completamente chiusa dai rami bassi che avevamo visto alla fine del 2007 adesso e' perfettamente sgombra. Ci sono evidenti tracce di passaggio di mtb che poi, evidentemente, proseguono lungo il canale per lo stesso percorso che avevamo fatto noi tre anni fa. Attacchiamo fiduciosi la salita, ma questa si incattivisce all'improvviso e lascia passare solo Giorgio. Alla disperata si passerebbe, ma preferiamo desistere, vista l'ora. E' chiaro il punto di uscita sul monte tra Gonnosfanadiga e Villacidro e bisognera' tornare per farla in discesa (in salita no: l'effetto sarebbe devastante).
Intanto abbiamo l'appunto sull'Agenda Abusiva 2011.
Grazie ed alla proxima

Stefano
Ab-qualche-cosa

ps
sulla via del ritorno siamo stati fermati da un pastore che si e' presentato con l'occhio truce di chi era pronto a cazziarci malamente per il solo fatto di essere li'. Peccato che noi eravamo gli stessi enduristi che lo avevano aiutato a recuperare la macchina impantanata in fondo ad una strada qualche mese fa.
L'abbiamo finita chiaccherando piacevolmente.





scrive Danilo:

Come tradizione quello cercavamo lo abbiamo trovato (a culo) .... alle 4 di pomeriggio ma lo abbiamo trovato. Ne valeva veramente la pena.
Lascio i dettagli ai compagni esploratori.

Alcune foto:
Viva l'enduro Polveroso
DaniloDrZot



ed ora le foto !