Enrico in Libia. dal 24 ottobre al 01 novembre 2008.



Su richiesta di molti "Polverosi", Enrico scrive a piu' riprese....... :

A Proposito di Deserto
http://picasaweb.google.it/home?hl=it&tab=wq
qui ci sono le foto dei miei compagni di viaggio fatte nel deserto di AWBARI in Libia
ciao
Enrico Beta400

Prima o poi vi farò un report della mia moto avventura, devo solo trovare il tempo e l'ispirazione, scrivere non è il mio forte..... però prima di Natale lo farò..
Enrico Beta400



Ho messo su youtube uno spezzone del filmato fatto in Libia questo autunno, questo è il link,
http://www.youtube.com/watch?v=Jd7YTPVtG-Y
se non riuscite ad aprirlo da qui , andate nel sito di youtube e cercate "AwbariSabbiaRaid".
buona visione.....
Enrico Beta400
un "Polveroso" chiede:
Bello, sembra proprio un grande parco giochi.
A vederla in video sembra che la sabbia sia piuttosto compatta. E' cosi' o ci si deve arrangiare nella faticosa arte del galleggiamento?

Stefano
AbuXivo


Non è proprio così , ci sono dei tratti dove la sabbia e compatta , ma all'improvviso puoi trovare un banco di sabbia morbida (fesh-fesh) che se sei rilassato ti fa cadere, far galleggiare la moto non è difficile , basta tenere aperto il gas , però andare a velocità sostenuta è sempre pericoloso. comunque sono emozioni che bisogna provare almeno una volta nella vita...
ciao
Enrico Beta400


Enrico ci fornisce il report di un compagno di avventura:

Report di Stefano Zanetti:


Awbari Sabbia Raid – Libia 2008.
24 ottobre – 1 novembre 2008.

Venerdi 24 ottobre.
arriva Gilberto di Avventure nel Mondo per consegnarmi il biglietto, check-in banco Air One, parto per Roma Fiumicino alle ore 8.00 con un ora di ritardo, arrivo a Roma alle 9, raggiungo il terminal C, entro nel terminal, incontro Enrico e gli altri di Vicenza e Savona al primo piano, scendiamo per fare il check-in per Tripoli, incontriamo i “toscani” di Prato, finalmente abbraccio Peppino e Lamberto, Massimiliano il capogruppo consegna ad ogni partecipante una felpa grigia con cappuccio con stampati davanti i nomi personali e dietro un tuareg stilizzato e la scritta “LOST IN THE SAHARA”, l’aereo dovrebbe partire alle 12.50 ma partirà alle 14, incontriamo il responsabile di Avventure nel Mondo che ci consegna le casse viveri, poi tutti al check-in, tutto ok, giriamo per l’area dei duty-free, gli altri rinfresco offerto da Lamberto al Frescobaldi Wine Bar (prima avevo notato il locale per la sua particolare qualità e diversità di prodotti rispetto alla media duty-free ma senza accorgermi delle insegne), alle 14.30 (ore 14.30 Libia) partiamo per Tripoli con Libyan Airlines dove arriviamo alle 16.30 (ore 16.30 Italia), alle 18.00 partiamo per Sebha dove arriviamo alle 19.30, con due pulmini bianchi (dopo aver caricato i bagagli sul portapacchi del tetto partiamo e all’uscita della città rivedo il caratteristico forte sulla collina) raggiungiamo Fjeij alle 21.30 (rispetto al mio viaggio del 2004 ho notato che la strada è stata trasformata da una a due carreggiate - viaggiato davanti a fianco di Peppino), conosciamo Valerio Alessandri il meccanico moto di Marina di Grosseto, cena e poi in stanza n° 6 con Enrico davanti a quella di Peppino Lamberto e Fabrizio di Carpi.

Sabato 25 ottobre, Km. 150.
Sveglia ore 7.30, dormito profondamente, colazione, visioniamo le moto (una di quelle nuove è già ferma con il motore grippato) e io prendo in consegna la n° 8 con il contachilometri che segna 15, tutti consegniamo al meccanico il foglio del contratto di noleggio firmato, Valerio continua a ripeterci che le moto sono nuove e vanno rodate quindi usate con moderazione (ad ogni rifornimento di benzina durante tutto il viaggio aggiungerà sempre nei serbatoi olio da miscela), bisogna fare scorta di benzina per le moto, e in cinque (io – Stefano”fisioterapista” – Mario “mela” – Enrico “tu ve ri” – Fabrizio da Carpi) accompagniamo le jeep al distributore di carburante posto a 30 km. (5 direzione Sebha poi al controllo polizia a destra 25 km.), al distributore incontriamo autocarro 4x4 Man “verde BOX” che partecipava ad un raid transafricano, quando è il nostro turno di rifornimento finisce la benzina, altri 20 km. per arrivare ad una piccola frazione dove finalmente facciamo rifornimento a moto – jeep – fusti (altri autocarri 4 x 4 Unimog raid transafricano), torniamo alla base di Fjeij avendo percorso circa 90 km., ore 14.00 pranzo con solita zuppa, paghiamo € 100,00 cassa comune, grande discussione fra il gruppo che vuole portare su una jeep una moto di scorta e Valerio il meccanico che è contrario (non vuole nemmeno pensare di utilizzarla per eventuali pezzi di ricambio) alle ore 16.00 senza al seguito moto di scorta partiamo sulla strada asfaltata direzione Awbari, sosta per acquisto pane e frutta, Mario “mela” per la prima volta da fuori di testa per il tempo perso e la disorganizzazione nella gestione dei tempi per la partenza e scaglia una mela in mezzo alla strada! Finalmente siamo pronti e dopo pochi chilometri di asfalto entriamo nel deserto direzione laghi di Awbari, è già tardi e ci fermiamo a fare campo a tramonto inoltrato a 30 km. dai laghi, campo, cena da schifo a base di pasta cucinata da Massimiliano “avvocato comunista” in un campo un po’ disorganizzato visto che è il primo e la ora è tarda (alcuni chiedono a Valerio notizie del telefono satellitare che pare abbia solo 10 minuti di ricarica).

Domenica 26 ottobre, Km. 150.
Sveglia alle ore 6.30, colazione con pane marmellata e thè al sapore di benzina (l’acqua era stata tenuta in un fustino che in precedenza era stato utilizzato per la benzina), capiamo che la moto di Massimiliano è grippata, viene caricata su una jeep e faremo dei turni di riposo di mezza giornata per consentire a tutti l’utilizzo delle moto , alle 9.00 partiamo e dopo aver percorso un tratto di deserto bello e impegnativo con sabbia soffice, arriviamo ai laghi che come ricordavo sono di una bellezza unica,
ripartiamo ripercorrendo lo stesso tratto di deserto per raggiungere nello stesso punto dove avevamo fatto campo la notte, tre jeep con i viveri che non ci avevano seguito ai laghi, percorriamo un tratto di deserto con dune bellissime e plateu, ore 13.00 sosta pranzo con scatoletta “Insalatissime Rio Mare” riso – farro – tonno, percorriamo ancora un tratto di dune per fermarci alle 17.30 per fare campo, rabbocco acqua e olio alle moto, montato le tende con calma tranquillità e soprattutto luce, mangio un fico secco offerto da Lamberto, grande litigio per telefono satellitare senza credito fra Alberto 16/9 e Valerio con presa per il collo, per il momento questo gruppo non mi piace perché è troppo nervoso!!!! Cene a base di pane salame (alcuni portati da Carpi da Fabrizio) e panforte offerto da Lamberto, acceso fuoco, primo sorteggio con bigliettini per turni riposo per moto grippata (io Peppino e Lamberto non siamo stati sorteggiati Enrico si e inizia a polemizzare sul metodo…), poi senza salutare nessuno sono andato in tenda alle 20.30.

Lunedì 27 ottobre, Km. 160.
Sveglia alle ore 7, colazione, Fabrizio si presenta solo con felpa che gli copre le mutande, gambe nude, Lamberto: sembra una con la gonna R. F. raso figa!!!!!!!
Partenza ore 9, percorsi 100 km. (sulla cresta di una duna la moto si è spenta e io mi sono appoggiato sulla sabbia) fino a Iari dove facciamo rifornimento di carburante a tutti i mezzi (1 lt. di benzina 0,18 Dinari Libici = 0,10 €), ripartiamo percorrendo un bellissimo tratto pianeggiante, prima del palmeto con i cammelli cade Marco “varenne” procurandosi un taglio al setto nasale con la montatura degli occhiali, tutto ok, percorriamo ultimi 10 km. per arrivare a Idri alle 12.00, benzina (faccio foto individuali a tutti i partecipanti del gruppo) e sosta per acquistare scorta acqua, arriva grande autocarro rosso 4 x 4 Magirus.Deutz tedesco di Del Bondio Travel – Adventure – Event con moto Ktm e sci a bordo, pranzo in paese seduti sugli scalini del market mangiando pane formaggini e tonno, ripartiamo alle ore 15.00 percorrendo tratto di deserto sassoso (foto a cumolo di sassi), a circa metà percorso tutte la moto avanti alle jeep hanno seguito una pista sbagliata e arrivati sulla sommità di una collina rocciosa abbiamo visto lontane due jeep a desta e quella della guida poliziotto (lui era in piedi sul tetto) a sinistra dell’orizzonte, io sono partito in sua direzione e tutti gli altri mi hanno seguito fino a raggiungerlo ( Stefano “art design” rimprovera ingiustamente Lamberto di essere partito in una direzione senza averlo concordato con il resto del gruppo!!! ma veramente … ero io da rimproverare), alle 18.00 ci fermiamo per fare campo vicino ad un gruppo di dune, tempo e luogo perfetti, bellissimo, prima di montare il campo abbiamo rifornito di benzina le moto, non vedendo arrivare le jeep dei viveri abbiamo acceso dei fuochi di segnalazione ma le due jeep sono arrivate solo a tarda notte e quindi il gruppo ha cenato con 12 scatolette di tonno e altro, a letto alle ore 21.30.

Martedì 28 ottobre, Km. 160.
Sveglia alle ore 7.00, colazione, partenza ore 9, tratto di deserto bellissimo, sembra di essere in un cartone animato o in luna – park, mentre percorrevamo un tratto pianeggiante ho visto fumata nera e botto della moto n° 17 di Stefano “fisioterapista”, sosta obbligata, moto grippata caricata su jeep a tener compagnia a quella di Massimiliano,
pranzo, ho chiesto nome e cognome a tutti per trascriverli e individuarli nelle foto, soffro di mal di schiena e ogni asperità del terreno è una stilettata, pomeriggio percorrendo un paesaggio da cartoon, avvistiamo campi petroliferi, e vicino a uno di questi stop per campo alle ore 18.30 (un po’ tardi), rifornimento benzina moto, montato campo, cena a base di risotto ai funghi, durante la cena affermazioni di Filippo: 700 tir nella stiva nave GNV Genova – Barcellona, Piero “Ago”: suv Fornasari 6000 c.c. 600 cv. benzina, a letto ore 22.00, questa notte dormo con doppio materassino, verso le 2.30 sono arrivate dal vicino campo petrolifero due jeep della polizia per un controllo.

Mercoledì 29 ottobre, Km. 130.
Sveglia alle ore 7.00, colazione, trattamento fisioterapico per la mia schiena da parte di Stefano con applicazione cerotti cinesi colorati, bustina di Aulin, estrazione con bigliettini per turno di riposo per seconda moto rotta (Peppino e Lamberto non estratti), domani mattina è il mio turno, Enrico pensa che sia l’ultimo viaggio in moto nel deserto, partiti alle ore 10.00 dopo che le guide hanno sostituito guarnizione testa motore bruciata jeep Toyota e sostituito pneumatico bucato, deserto bellissimo – deserto bellissimo, sosta per pranzo alle ore 13.00 (mangio biscotti oro Saiwa e latte condensato in tubetto), riparazione carburatore moto Alberto “16/9”, tutti gli animi sono tranquilli e il gruppo è piacevole, ripartiamo alle 14.00 percorrendo un deserto bellissimo con grandi dune ai lati, grande duna con grande discesa, “sdunato” anche se moto si è spenta appena iniziata la discesa, Franco mi ha fotografato, stop per il campo alle 17.30 su una bellissima duna di fronte ad una immensa pianura, la mia schiena và meglio, cena preparata da Stefano “art design” in collaborazione con il sottoscritto che ha tagliato cipolla – aglio - formaggio e aggiunto peperoncino al sugo rosso per la pasta, ottima cena con complimenti del gruppo, Peppino “l’imprevedibile” (secondo il commento di Lamberto) ha soprannominato Mario, “scintilla”!!!!!!, e chiama Filippo “il toro”, ore 22.00 a letto.

Giovedì 30 ottobre, Km. 250.
Sveglia alle ore 7.00, colazione, mi vesto da motociclista ma essendo il mio turno di riposo causa moto rotte salgo sulla jeep Toyota Land Crusier colore argento metallizzato di Mohamed il “giovane baffone”, partenza ore 9, percorriamo 50 km. di grande plateu in direzione montagna magica di Safina (Mohamed pilota velocemente e cantando la jeep - arriva troppo veloce alla fine del plateu facendo fare alla macchina un salto di 2 ml. di dislivello - atterrando con il muso nella sabbia sottostante – insultato!!!!! e per risposta no problem - no problem ma si vedeva che era spaventato),
sosta forzata per moto n° 10 per rottura perno leva accensione a pedale e avendo questa moto problemi di accensione anche con la batteria decidiamo di ritornare e cambiare percorso, ore 11.00 foto a Peppino mentre cacava, sosta pranzo ore 12.00, Peppino asserisce di avere dolori ad una caviglia (per me è una balla si è stufato di condurre la moto su un terreno “noioso”) e oggi riposerà sulla jeep, io dopo aver effettuato il mio turno di riposo riprendo la mia moto n° 8 che questa mattina avevo consegnato a Stefano “fisioterapista”, percorriamo brutto tratto pianeggiante e pista in pietra, è veramente dura percorrere questi tratti di pista con il mal di schiena, stop per rifornimento benzina alle moto a 3 km. da un pozza d’acqua, scontro verbale fra Mario “scintilla” “mela”, il quale dice a Peppino di essere un falso e un accondiscendente e l’altro che gli risponde con un “và cagare pezzo di merda sono tre giorni che rompi il cazzo”!!!!!!! interveniamo per separarli (più che altro abbiamo placcato Peppino “l”imprevedibile”), percorriamo ancora tratto pianeggiante lambendo le dune, alle 18.30 stop per il campo, rifornimento benzina alle moto, per la cena preparo come antipasto fettine di speck e formaggio che vengono apprezzati da tutti Massimiliano prepara un soffritto di cipolla e aglio dove poi con l’aggiunta di peperoncino facciamo saltare dei cubetti di pollo preparati precedentemente da me, successivamente vengono preparati i tortellini che però io non mangio, abbiamo dato fondo alla cassa viveri essendo questo “l’ultima cena” nel deserto, Stefano “fisioterapista” ha regalato al cuoco Abubaca (il quale sempre a cena ci aveva preparato zuppa di riso e pomodoro) una torcia da capo e io ho aggiunto 5 pile stilo nuove, ho le caviglie gonfie, a letto ore 9,30.

Venerdi 31 ottobre, Km. 250.
Sveglia ore 6, vestito e smontato subito tenda, colazione rapida, “pantera rosa” Aziz freme per partire “time! time! time!”, partiamo per la lunga tappa che ci porterà a Feji, dopo le prime dune impegnative, percorriamo velocissimi (a tutto gas km.155/h.) lungo tratto di deserto pianeggiante, sosta per benzina moto, io e Lamberto (febbricitante) siamo stanchi, con la mano destra riesco a fatica a tenere la manopola dell’acceleratore, dopo km. 230 arriviamo alle ore 12.30 a Awbari (alle porte del paese sono entrato in una zona di coltivazioni e per poco non cado in un tout ondulè), dove al distributore di carburante c’è una lunga fila (è la norma) di auto in attesa di rifornire, passiamo davanti a tutti, poca benzina (paghiamo noi e non vogliamo regalare soldi al gruppo successivo) e poi via per gli ultimi 30 km. di asfalto per Fjeij dove arriviamo alle 13, fine del viaggio, percorsi con la mia Husqvarna TE 510 enduro N° 8, km. 1250…, doccia, butto maglietta e calzettoni, rifaccio la sacca con difficoltà, pranzo, mancia alle guide di € 20, € 5 a Valerio e ripresi € 50 dalla quota individuale di € 100 versati all’inizio del viaggio, ore 16 arrivano i due pulmini bianchi che ci porteranno all’aeroporto di Sebha, carichiamo i bagagli, partiamo e alle 18,30 eravamo all’aeroporto, subito check-in e poi attesa per il volo per Tripoli che partirà alle 22,00. Cena nel chiosco nei giardini dell’aeroporto, chiacchieriamo con la ragazza libica che parla perfettamente l’italiano e alle 24,00 partiamo con due ore di ritardo per Tripoli dove arriviamo alle 2,00 (ore 1.00 Italia).

Sabato 1 novembre.
Arriviamo alle ore 2.00 (ore 1.00 Italia) a Tripoli, alle sette dovremmo fare il check-in per Milano Malpensa, alcuni vanno in albergo a dormire, altri fra i quali il sottoscritto rimaniamo in aeroporto, dove ci sistemiamo in un angolo per dormire sulle panche (intervento della polizia per vietarci di dormire accampati per terra), alle 10 (ore 9.00 Italia) partiamo da Tripoli e alle 12 (ore 11 Libia) siamo a Milano Malpensa, ritiriamo i bagagli salutiamo tutti i ragazzi, ritiro con Enrico “tu ve ri” la Smart al parcheggio, alle 13 lascio Tuveri a Linate e alle 14 giungo a Piacenza.

- Valerio Alessandri, Marina di Grosseto, meccanico moto;
- Fabrizio Losi. Carpi (MO), bancario, “gonna R.F”.;
- Mario Bona, Savona, impianti allarme, “mela”, “scintilla”;
- Stefano D’Andrea, Savona, “fisioterapista”, “Harley”, “cerotto”;
- Alberto Faucci, Savona, “16/9”;
- Massimiliano Gabbiani, Prato, avvocato, capogruppo, “avvocato comunista”;
- Filippo Martini, Prato, autogrù, campione ballo bugy atletico,” il toro”;
- Paolo Scarpelli, Prato, carrozziere;
- Lamberto Frescobaldi, Firenze, wine bar, “lambo”;
- Peppino Balduino, Firenze, compressori, “l’imprevedibile”;
- Stefano Battaglia, Vicenza, “art design” di location, ex pilota moto;
- Piero Agostini, Vicenza, commercialista, “Ago”;
- Franco Bertagnin, Vicenza, oculista;
- Enrico Capra, Vicenza, “voce da Zelig”;
- Marco Bocchese, Vicenza, sartoria e altro, “il Sarto di Panama”;
- Marco Varini, Brescia, “varenne”;
- Enrico Tuveri, Cagliari, “tu ve ri”;
- Stefano Zanetti, Piacenza, “gnocco fritto e culatello con 2 riccioli di burro”.





foto di Enrico : http://picasaweb.google.it/AwbariLibia2008/Libia2008_enrico#