Uscita lunga. uscita del 07 febbraio 2009.

Enrico, Luca, Alessio, Danilo, Antonio, Stefano, Giorgio, Alessandro e poi con Daniele, Marco e Maurizio citz .


Scrive Enrico:

La giornata era molto incerta, nuvoloni neri si alternavano a schiarite.L'appuntamento alle 10 a Simby.presenti Io , ale 450 , alessio k300 , antonio ,luca , Danilo , Stefano e giorgenne .
Partiamo allo volta di Sinnai ,guido io che conosco la zona e decido di fare un percorso medio Hard ,alternando tratti di singletrack a tratti più guidabili e riposanti . Rimaniamo quindi all'interno della pineta di Sinnai .Arriviamo ad una tagliafuoco in salita , che apparentemente non sembra difficile , ma che invece si rivela molto SMOSSA e SCAVATA dall'acqua (qui si potrebbe organizzare la prova comparativa che ha proposto lo Zio Marco).Danilo , Stefano e Giorgio rinunciano senza neppure una prova. dopo qualche giro a vuoto ricompattiamo il gruppo disperso da un leggero acquazzone e ci dirigiamo verso Burcei lungo la strada delle antenne.


A questo punto Ale rientra perchè stanco .Per accorciare passiamo in una mulattiera dove "osano le capre" in discesa con qualche gradone da superare (complimenti a Danilo e soprattutto a Stefano per aver superato brillantemente la prova. Il "soprattutto" a Stefano è legato al tipo di moto ,non certo adatta per certi percorsi).
Arriviamo alle antenne di Serpeddi , forte vento gelido,durante la discesa ci fermiamo a ricompattare il gruppo , manca Stefano perchè è tornato indietro a recuperare il GPS caduto .Qui ci dividiamo ,Io , Alessio , Luca e Antonio scendiamo verso Sinnai dalla strada che tra varie tagliafuoco ci porta a Maracalagonis , mentre Danilo ,Giorgio e Stefano proseguono verso Burcei .Per la cronaca nella prima tagliafuoco ,sia per stanchezza che per sbadataggine , cado in avanti e rimango bloccato sotto la moto con il manubrio incastrato nel marsupio senza riuscire a muovermi, se non ci fosse stato Antonio ad aiutarmi a sganciare il marsupio,forse sarei ancora lì ,Luca e Alessio ormai erano spariti...
Bellissimo giro e spero lo sia stato anche per gli altri.
alla prossima
Enrico Beta400





Scrive Alessio:

Appuntamento ore 9:30-10:00 a simbi….arrivo che erano gia’ presenti Enrico e Antonio beta 400…di li a breve sarebbero arrivati Ale450 e Lucak250….mai mi sarei aspettato di vedere Danilo Stefano e Giorgio e poi x un giro con noi!!

Bellissima la compagnia…per il giro nulla da aggiungere a quello scritto da Enrico, solo complimenti agli abusivi…che di abusivo mi sa nn hanno piu’ nulla se parliamo di enduro, Danilo ormai e’ bravissimo Stefano che pur di possedere un bmw si deve chiaramente stancare di piu’(vorrei vederlo in sella ad una beta o un ktm…magari 2t!!)…..di Giorgio anche se ci siamo incontrati in un’altra occasione, non abbiamo mai fatto un giro insieme, e devo dire che ha davvero una bella guida….anche se con il ttr…proprio bravo complimenti.

Veramente bel giro complimenti a Enrico, e x gli altri vorrei solo dire che certo ci si stanca un po di piu’….ma si puo’ fare un giro con noi tranquillamente io sono felicissimo se vi unite piu’ spesso…

Stefano hai trovato il gps??

Saluti Alek300








Scrive Alessandro:
Come sempre continuo a confermare il piacere della compagnia degli abusivi.
La loro presenza è garanzia di risate e divertimento!
Vi prego, giriamo più spesso assieme....

Da menzionare:
- La telecamera/cellulare piazzata sulla visiera del mitico Giorgenne, che ha mantenuto un'andatura in sella con una postura tipo struzzo, con il collo allungato per fare riprese tipo professionali....voglio vedere il video!


- L'incredibile leggerezza di Stefano nel dimenticare la borraccia dell'acqua, mai mi sarei aspettato una cosa del genere da chi ha persino il fischietto nella manica del giubbotto, e abbonda di fascette anche dentro il portafoglio
- La professionalita di Danilo nel scattare foto con la sua macchina digitale più grande del motore del DR Da precisare che quando ho provato la mula infernale, mi ha filmato e dopo almeno un anno che non cadevo..."mi seu struppiau a terra", il tutto bello che filmato, "sfigau perdiu"

Niente di rotto, solo un pochino male alla caviglia che mi ha costretto a chiudere prima il giro!
Ad andarmene prima, mi ha convinto una pestata a terra presa poco dopo.
Avendo la caviglia dolorante non riuscivo a frenare posteriormente, dunque inchiodando avanti, l'anteriore si è bloccato, e cadendo ho dato una facciata a terra.
Risultato, sabato mi sono svegliato con un bell'occhio nero!

Comunque confermo nella riuscita di una bellissima uscita
Ciao

ALE450





"E.T." ha scritto:> > La giornata era molto incerta, nuvoloni neri si alternavano a schiarite...

risponde Stefano :
E nonostante queste premesse e' andato tutto bene.
Non avendo letto la posta nel pomeriggio di venerdi', non potevo sapere della disponibilita' di Enrico a far coincidere la loro escursione con la nostra. Si', si' si', sembra facile: in verita' si trattava di combinare andature, "manici" e strumenti che piu' assortiti non si sarebbe potuto. E invece, la magica alchimia Polverosa ci ha permesso di divertirci tutti quanti.


Mattinata intensa, passata a incrociare la rotta che avevo programmato con i magnifici tagli sui sentieri che di volta in volta ci venivano proposti da Enrico. Andatura, almeno per me, allegra e sostenuta; allo sbocco dei tratti piu' duri, pero', il gruppo dei "tosti" aspettava pazientemente.
Definire il giro "medio hard" rende l'idea. Fino a quel punto si era scherzato con il concetto di "medio" (si fa per dire). Il duro era un gomito in cima ad una tagliafuoco: su, a saltare sui sassi, per poi tentare di tagliare un profondo canale e quindi uscire in curva con forte contropendenza, naturalmente ancora a saltare sui sassi. Questo quello che si vedeva dal basso: uno dopo l'altro sono partiti e, nonostante gli schiaffi (almeno una caduta a testa, piu' o meno rovinose, sicuramente spettacolari), arrivano tutti in cima. La squadra abusiva, che comunque doveva risparmiare energie per il resto della giornata, decideva di fare il giro largo e piu' tranquillo della sterrata.
Dopo le divagazioni della Pineta di Sinnai, siamo usciti sullo stradone di Serpeddi'. Dopo averne percorso qualche chilometro, ci siamo buttati a destra per scavalcare un profondo vallone. Enrico sembrava conoscere i miei piani: anche questa deviazione faceva parte della rotta (un'idea di Giorgio che l'aveva percorsa qualche tempo fa al seguito di una gara di mtb). Superati un paio di punti "dove osano le capre" con calma (chi piu' chi meno: io sono quello che ci ha messo piu' calma di tutti), siamo risaliti velocemente dall'altra parte, fino ad arrivare praticamente sotto le antenne di Serpeddi'.


Uno sguardo al gps per verificare l'ora e... si apre la diga delle piu' sconce bestemmie ed imprecazioni: il gps e' sparito!
L'infallibile supporto non e' poi cosi' infallibile. Per fortuna ho un'idea abbastanza precisa del punto in cui ho sentito una strana botta sulla gamaba e lo trovo a colpo sicuro in mezzo alla strada poco indietro: fortuna che Danilo non ci e' passato sopra!
A questo punto abbiamo perso il gruppo di Enrico e facciamo da soli.
Siccome non ne abbiamo avuto ancora abbastanza, decidiamo di scendere per un sentiero che da Burcei ci porta praticamente dentro San Gregorio: un vero tritabraccia che non molla praticamente mai. Tra uno scroscio di pioggia e l'altro ci fermiamo a pranzare al bar di San Gregorio e decidiamo di proseguire la giornata con una passeggiata "defatigante": saliamo per strada a Monte Cresia, da li' Arcu su Crabiolu e quindi attraversiamo -a motore spento- la concessione di Zuncheddu per scendere da Sottobosco a Dispensa Vecchia. Da qui risaliamo per Pietroni (che si stanno sempre piu' "ri- pietronando) e, data l'ora, ci spostiamo direttamente a Dispensa Sanguinetti per evitare che l'incontro con il gruppo che in quel momento sale da Geremeas diventi una collisione.
Intanto si materializzano Salvatore e XXXX, che giravano con lo sfortunato Nicola (fermato piu' giu' da foratura). Due chiacchere veloci e scendono anche loro. Intanto piove, grandina, tira vento e, a parte il tavolo in cemento dei cacciatori, sembra che stavolta non ci sia riparo.


Stiamo per scendere quando, infermabili come sempre, arrivano Zio, Nonno e Citizen. Bene, si ricomincia!


I giri sono i soliti, almeno per noi, magari non per Giorgio che li vede per la prima volta e pare che se li gusti molto. C'e' tanta acqua e questo provoca qualche problema alla pipetta sul DR di Citizen: mentre andiamo, sento una fucilata e vedo Maurizio che rallenta e, fermata la moto, fa il gesto della croce con le dita per dire "defunta: riposa in pace, amen". Abbiamo vissuto anche noi il nostro momento di accanimento terapeutico che ha riportato in vita la moto di Maurizio.


Fatto questo, scendiamo per il Fiume e, per non negarci neppure un altro guado (e godiamocela quest'acqua fin che ce n'e'!), prendiamo un'ultima variante che scende direttamente a fondo valle prima di arrivare al cantiere della Nuova Orientale.
Finalmente al Gerebar e ancora pioggia, birra e chiacchere fin che anche questo lungo sabato Polveroso non finisce.


Grazie a tutti ed alla prossima!

Stefano
AbuXivo


video fatto da Danilo : http://www.youtube.com/watch?v=81aZKKTjtt0